Iniziati prelievi per i test sierologici in Italia, ma la Sicilia risulta indolente

Il prossimo passo verso la guarigione totale dall’incubo Coronavirus è capire quanti italiani sono riusciti a sviluppare gli anticorpi contro il Covid-19, la malattia virale esplosa in Cina che si è propagata in tutto il mondo mettendo a serio rischio la vita di milioni e milioni di esseri umani. Per compiere questo ennesimo step positivo, da ieri sono iniziati i primi prelievi in tutta Italia. Qualche regione ha aderito con forza all’iniziativa mentre altre, invece, sono risultate più “pigre”: la Sicilia è una di queste.

SICILIA PRIGRA, BENE SARDEGNA E LOMBARDIA: OGGI TEST A ROMA

Ieri hanno iniziato Liguria, Basilicata, Province Autonome di Trento e Bolzano e Lazio. Oggi toccherà anche a Roma. Secondo i dati della Croce Rossa Italiana, le regioni che hanno aderito con più entusiasmo ai prelievi sono state le Marche e la Sardegna. Buono l’esito in Umbria e Lombardia, mentre quelle più indolenti sono state, almeno ai nastri di partenza, Sicilia e Campania. Sul Giornale di Sicilia, sono apparse le parole del presidente dela Cri Francesco Rocca:

“I Volontari e colleghi della Croce Rossa stanno lavorando senza sosta per questo servizio importante per le nostre comunità – ha affermato il presidente della Croce Rossa, Francesco Rocca -. Se ricevete una chiamata dal numero che inizia con 06.5510 è la Croce Rossa Italiana, non è uno stalker, non è una truffa telefonica, ma è un servizio che potete rendere al vostro Paese attraverso un piccolo prelievo venoso. È necessario e fondamentale che le persone che verranno contattate dalla Croce Rossa per i test sierologici rispondano positivamente alla chiamata. La chiamata potrà arrivare anche al cellulare. Avere questi risultati consentirà ai nostri scienziati di avere un’arma in più di conoscenza dell’epidemia nel nostro Paese”.

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Published by
Andrea Mari