Posto di blocco: senza la nuova card obbligatoria non puoi più circolare | Multe oscene che sfiorano i 35.000€, un massacro

Posto di blocco (Virgilio) PalermoLive

Incredibile disavventura per un uomo che sprovvista della corretta documentazione ha dovuto pagare una multa salatissima. 

Un posto di blocco è un dispositivo di controllo stradale temporaneo o permanente istituito dalle forze dell’ordine per diverse finalità, tra cui la prevenzione e repressione di crimini, il controllo del rispetto del codice della strada, la ricerca di persone o veicoli sospetti e la gestione di situazioni di emergenza.

Il funzionamento di un posto di blocco prevede lo stop dei veicoli in transito, selezionati in base a criteri specifici (ad esempio, a campione, in base a segnalazioni o in modo sistematico). Gli agenti possono richiedere ai conducenti e agli eventuali passeggeri i documenti di identità e i documenti del veicolo. Possono anche effettuare controlli più approfonditi, come la verifica dello stato psicofisico del conducente.

I controlli effettuati durante un posto di blocco mirano a verificare la regolarità dei documenti, l’assenza di guida sotto l’effetto di alcol o stupefacenti, la presenza di oggetti o sostanze illecite, il rispetto delle norme del codice della strada e l’eventuale presenza a bordo di persone ricercate. L’obiettivo è garantire la sicurezza stradale e contrastare la criminalità.

Nonostante la loro importanza per la sicurezza, i posti di blocco possono comportare alcuni rischi. Possono causare rallentamenti e disagi al traffico, soprattutto nelle ore di punta. Inoltre, in determinate situazioni o se gestiti in modo non appropriato, potrebbero potenzialmente sfociare in momenti di tensione o in interazioni non piacevoli tra cittadini e forze dell’ordine.

Cosa è il tachigrafo

Il tachigrafo è un dispositivo elettronico o meccanico installato su determinati veicoli, come camion e autobus, con lo scopo di registrare in modo automatico e dettagliato i tempi di guida e di riposo dei conducenti, la velocità del veicolo e la distanza percorsa.

Questo strumento è fondamentale per garantire il rispetto delle normative sui tempi di guida e di riposo, contribuendo alla sicurezza stradale e prevenendo la stanchezza eccessiva dei conducenti. I dati registrati dal tachigrafo possono essere consultati dalle autorità competenti per verificare la conformità alle leggi e dalle aziende di trasporto per una migliore gestione della flotta e del personale.

Camion (Pexels) PalermoLive

Multa di 35.000 euro

Durante un controllo su un camion, la verifica iniziale del tachigrafo non aveva evidenziato anomalie nei tempi di guida e riposo. Tuttavia, un’analisi approfondita della memoria della carta del conducente relativa agli ultimi due mesi ha rivelato una sistematica omissione dell’inserimento della carta nel dispositivo in diverse occasioni.

Questa irregolarità ha permesso all’autista di accumulare ben 237 ore di guida non registrate, equivalenti a oltre 13.500 chilometri percorsi illegalmente. La polizia locale ha sanzionato pesantemente l’infrazione, applicando una multa per ogni periodo di mancata registrazione, in conformità con il Codice della Strada che prevede sanzioni pecuniarie elevate e la sospensione della patente. La guida eccessiva e irregolare è costata all’autista e alla sua azienda un totale di 35.000 euro.