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Etilometro - fonte ilgiornale - palermolive.it

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Le soglie di tolleranza dell’alcol per chi guida cambiano da Paese a Paese, ma c’è una buona abitudine che ti può fregare

Il governo spagnolo sta lavorando a una revisione delle soglie di alcol nel sangue per i conducenti, una misura che promette di modificare in modo significativo la normativa vigente. L’attenzione è ora rivolta a un limite più severo: dai precedenti 0,5 grammi per litro si passerà a 0,2 grammi, un cambiamento che tiene conto delle specificità del metabolismo umano e di alcuni fattori che potrebbero alterare i risultati dei controlli.

Il corpo umano è in grado di produrre naturalmente piccole quantità di alcol durante la digestione. Per questo motivo, fissare il limite a 0,0 grammi sarebbe stato poco realistico e avrebbe rischiato di penalizzare ingiustamente chi non aveva assunto alcol. La soglia di 0,2 grammi nasce proprio dalla volontà di tenere conto di queste variabili biologiche e fisiologiche.

Uno dei dettagli più sorprendenti che emergono in questo dibattito riguarda l’effetto dei collutori utilizzati per l’igiene orale. Alcuni di questi prodotti, infatti, contengono una significativa percentuale di alcol, impiegato sia per le sue proprietà disinfettanti che conservanti. Il problema è che l’uso di questi collutori può provocare falsi positivi durante i controlli effettuati con l’etilometro.

Uno studio ha messo in evidenza come l’uso di certi collutori possa portare a risultati alterati nei test alcolemici. In particolare, le rilevazioni effettuate con due diversi tipi di etilometri hanno registrato livelli superiori a 1,0 milligrammi per litro di aria espirata nei minuti immediatamente successivi all’uso del prodotto. Livelli che poi scendono rapidamente, ma non senza lasciare dubbi e potenziali conseguenze legali per chi viene fermato alla guida.

Effetti a breve termine, ma con possibili ripercussioni

Le tracce lasciate dai collutori alcolici nella bocca possono persistere per circa 15 minuti, tempo durante il quale un controllo stradale potrebbe generare un risultato falsato. Questo significa che un guidatore fermato poco dopo l’uso di questi prodotti potrebbe risultare positivo all’alcol test pur non avendo assunto bevande alcoliche. In questi casi, è fondamentale che l’automobilista chieda immediatamente un esame del sangue per confermare la reale assenza di alcol nel sistema.

Fortunatamente esistono sul mercato alternative senza alcol che offrono gli stessi benefici igienici. Sarebbe opportuno che la DGT, nell’ambito della sua campagna informativa, invitasse i cittadini a preferire questi prodotti soprattutto se devono mettersi alla guida. È un piccolo accorgimento che può evitare situazioni spiacevoli e inutili complicazioni legali.

Collutorio- fonte facebook - palermolive.it
Collutorio – fonte facebook – palermolive.it

Norme più rigide ma anche più chiare

La riduzione della soglia consentita di alcol nel sangue ha l’obiettivo di migliorare la sicurezza stradale. Tuttavia, per essere efficace, questa misura deve essere accompagnata da una corretta informazione. Spiegare ai cittadini che esistono fattori esterni in grado di alterare i risultati del test è fondamentale per evitare ingiustizie e garantire la trasparenza del sistema.

Il cambiamento della normativa sui limiti di alcol alla guida rappresenta un passo avanti verso una maggiore sicurezza stradale. Ma è essenziale che le autorità affrontino il tema nella sua complessità, considerando anche le circostanze che possono influenzare i risultati dei controlli. Solo così sarà possibile garantire un equilibrio tra rigore normativo e tutela dei diritti dei cittadini.