Posto di blocco – “mi dia lo smartphone”, ora controllano anche quello: richieste shock della stradale | Se è scarico ti linciano
Posto di blocco (Virgilio) PalermoLive
Occorre fare molta attenzione sfruttando tutte le ultime modalità di conservazione dei documenti. Cosa c’è da sapere.
Per conseguire la patente di guida è necessario seguire un iter che prevede sia una preparazione teorica che una pratica. Inizialmente, ci si deve iscrivere presso un’autoscuola o presentare domanda come privatista all’Ufficio della Motorizzazione Civile. Successivamente, si frequenta un corso di teoria.
Una volta completato il corso o studiato autonomamente, si deve superare un esame teorico a quiz. In caso di esito positivo, viene rilasciato il “foglio rosa”, un’autorizzazione che permette di esercitarsi alla guida su strada, sempre accompagnati da un conducente esperto in possesso della patente da almeno dieci anni e di età non superiore a 65 anni.
Un posto di blocco è un dispositivo di controllo stradale temporaneo o permanente, allestito dalle forze dell’ordine per garantire la sicurezza e verificare il rispetto delle norme. Solitamente segnalato, impone l’alt ai veicoli per permettere agli agenti di effettuare controlli.
Durante un posto di blocco, gli agenti possono richiedere i documenti di identità del conducente e degli eventuali passeggeri, nonché i documenti del veicol. Possono anche effettuare controlli sullo stato del veicolo, come la revisione, e, in caso di sospetti, procedere a ispezioni più approfondite o a test come l’etilometro.
L’app IO
L’app IO è un’applicazione sviluppata in Italia per semplificare l’accesso ai servizi pubblici digitali. Essa funge da punto di contatto unico tra cittadini e Pubblica Amministrazione, permettendo di ricevere comunicazioni ufficiali, effettuare pagamenti di tributi e servizi, e conservare documenti digitali.
Attraverso l’app IO, gli utenti possono ricevere messaggi da enti locali e nazionali, come scadenze di pagamento o avvisi importanti. È possibile pagare bollettini, tasse e altri servizi direttamente dall’applicazione, grazie all’integrazione con pagoPA. Inoltre, si possono consultare e gestire documenti personali in formato digitale.
Fondamentale smartphone sempre carico
Sull’app IO è possibile caricare la patente in formato digitale, rendendo non obbligatorio avere con sé la patente fisica. Tuttavia, se durante un controllo delle forze dell’ordine lo smartphone è scarico e non è possibile esibire la patente digitale, si applica l’articolo 180 del Codice della Strada.
In questo caso, non si incorre in una multa immediata se le forze dell’ordine possono verificare la validità della patente tramite i loro database. Se la verifica non è possibile, viene redatto un verbale e si ha l’obbligo di presentare un documento valido entro 15 giorni presso il comando di polizia. In caso di mancata presentazione nei termini, si rischia una sanzione amministrativa pecuniaria. L’importo di questa sanzione varia da 42 a 173 euro.