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Per la Ue è Luigi Di Maio il nuovo inviato speciale per il Golfo Persico

Il capo della diplomazia della Ue, Josep Borrell, ha indicato Luigi Di Maio come inviato speciale della Unione Europea per il Golfo Persico, una regione delicatissima per il groviglio di interessi economici, energetici e commerciali del Vecchio Continente. Nella sua relazione Borrell ha scritto che l’ex ministro degli Esteri è «il candidato più adatto», quello con «il profilo politico internazionale» migliore per rappresentare l’Europa nel Golfo Persico. Ha anche precisato che la scelta arrivata dopo una valutazione «attenta», lunga quasi un anno. «Il candidato più adatto», quello con «il profilo politico internazionale» migliore per rappresentare l’Europa nel Golfo Persico. Adesso la nomina passerà per il Cops (Il comitato Politico e di Sicurezza) e poi sarà ratificata dalla stessa Commissione. Di Maio sarà in carica dal primo giugno fino al 28 febbraio 2025, 21 mesi.

La disapprovazione della maggioranza di governo

La sua designazione era arrivata  dal governo Draghi, ma la sua nomina era stata sospesa dopo la vittoria elettorale del centrodestra italiano, che aveva intimato uno stop. Ma, adesso l’Alto Rappresentante ha superato e ha deciso di formalizzare la scelta. La maggioranza di governo, in disaccordo con questa soluzione, ha espresso la sua disapprovazione.
La Lega è sulle barricate ed ha ribadito che si tratta di una scelta «vergognosa», «un insulto agli italiani», soprattutto dopo «tutti i danni fatti da Di Maio nei rapporti con il mondo arabo». Parole che fanno riferimento in particolare allo stop all’invio di armi per Abu Dhabi deciso dal governo Conte 2, una scelta che allora scatenò l’irritazione degli emiri. Anche il vicepremier Antonio Tajani ha tenuto a precisare che l’ex titolare della Farnesina «fu indicato da Draghi e non è il candidato del governo italiano»

Per Di Maio una stipendio di 12mila euro netti

Luigi Di Maio ha avuto la meglio s tre rivali: l’ex commissario europeo Dimitris Avramopoulos, l’ex ministro degli Esteri cipriota Markos Kiprianou e l’ex inviato dell’Onu in Libia, lo slovacco Jan Kubis. A fare la differenza, per Borrell, sono stati soprattutto «i suoi ampi contatti con i Paesi del Golfo», che ora «gli permetteranno di impegnarsi con gli attori rilevanti» della regione «al livello appropriato». L’ex grillino potrà godere di un maxi-stipendio: 12 mila euro al mese, sottoposti alla tassazione agevolata dell’Unione. Avrà anche un lauto rimborso spese, comprese quelle per lo staff, e godrà anche dello status di diplomatico, con passaporto e immunità. Un lauto compenso per un ruolo delicato. Di Maio lavorerà nella gestione degli approvvigionamenti di gas e petrolio che provengono dalla regione, oltre ad interessarsi, anche, dei rapporti con l’Iran in tumulto.

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Redazione PL