Cronaca di Palermo

Per sorvegliare le zone calde della movida, 500 agenti in assetto di guerra

A Palermo negli ultimi giorni c’è stata una preoccupante escalation di violenza. Il centri storico è diventato una polveriera, dove si sono susseguiti fatti molto gravi. Infatti, dopo l’aggressione omofobica che si è registrata in via Maqueda, c’è stato l’omicidio della Vucciria, e l’aggressione subita dalle forze dell’ordine martedì scorso. Gli agenti, intervenuti per sedare una rissa in piazza Magione. sono stati accerchiati e colpiti più volte, anche con delle bottiglie. Un uomo del reparto mobile, per una botttigliata che lo ha colpito alla testa, ha riportato anche un taglio al collo ed è stato portato in ospedale.

I PROVVEDIMENTI DEL QUESTORE

All’indomani dei fatti, il questore aveva parlato di «aggressione vile. Fatta da delinquenti che stiamo identificando e che riceveranno quello che la legge prevede per questi comportamenti». Ma i fatti di piazza Magione sono finiti anche sul tavolo del prefetto. Che in questo periodo è impegnato ogni giorno in riunioni tecniche con i vertici delle forze dell’ordine. Esaminando la situazione creatasi nel centro storico, che è diventato una vera e propria polveriera, il prefetto Giuseppe Forlani ha deciso di schierare sulle strade cinquecento agenti. Per garantire la sicurezza in una città che sembra totalmente alla deriva.

FORZE DELL’ORDINE IN ASSETTO DI GUERRA

E, come si legge nel Giornale di Sicilia di oggi, saranno forze dell’ordine in assetto di guerra quelle messe in campo, anche con con blindati e camionette. Si vuole stroncare il commercio abusivo di alcolici. Anche perché. l’aggressione di martedì scorso alla polizia è avvenuta proprio anche per dei controlli in queste attività clandestine. La decisione è stata presa accogliendo anche una istanza che giunge a gran voce dai residenti. Ma anche, e soprattutto, dai commercianti, che, rispettando le regole, alle 23 tirano giù le saracinesche. E sono costretti a subire la concorrenza sleale di questi abusivi, che con il carrellino pieno di ghiaccio se ne vanno in giro a vendere birra da una piazza all’altra del centro.

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Pippo Maniscalco