Per il cannolo migliore di tutta la Sicilia devi viaggiare fino a qui | Nel borgo sulle montagne la ricotta più buona

cannolo (pexels) - palermolive
C’è un luogo in Sicilia dove il tempo si ferma e la dolcezza raggiunge l’eccellenza: è qui che nasce il cannolo più buono dell’isola.
Da nord a sud, ogni angolo della Sicilia vanta la propria interpretazione del celebre dolce a base di ricotta. Croccante fuori, morbido e cremoso dentro, il cannolo non è solo un dessert: è un simbolo culturale, un rito di famiglia e un orgoglio territoriale. Eppure, c’è un posto in particolare dove la sua fama supera ogni aspettativa.
La differenza si percepisce al primo morso: la scorza, ruvida e fragrante, custodisce un cuore di ricotta che non ha paragoni per freschezza e gusto. Nessun aroma artificiale, nessun compromesso: solo latte appena munto, trasformato in una crema densa, dolce e vellutata. Ma cosa rende davvero speciale questo luogo rispetto a tutti gli altri?
Il segreto è nel territorio. Un borgo incastonato tra le montagne della provincia di Palermo, dove le tradizioni non sono mai state dimenticate. Qui, tra pascoli incontaminati e ricette tramandate a voce, la pasticceria è un’arte sacra. Ogni scorza viene fritta al momento, ogni cucchiaiata di ricotta preparata a mano secondo riti antichi. Una ritualità che attira ogni anno migliaia di curiosi, appassionati e gourmand da ogni parte d’Italia.
E se pensate che si tratti solo di folklore, sappiate che a certificare la bontà di questi cannoli ci sono riconoscimenti, chef stellati e manifestazioni enogastronomiche che mettono d’accordo esperti e visitatori. Una tra tutte, una festa che ha fatto molto parlare di sé negli ultimi giorni.
Il cuore della dolcezza batte qui
Non è solo un dolce, è un’esperienza sensoriale. E da oltre un decennio, i fan del cannolo aspettavano il suo ritorno: la Sagra del Cannolo di Piana degli Albanesi ha segnato un clamoroso successo, richiamando oltre cinquantamila persone in un solo weekend. Le strade del borgo arbëreshë si sono trasformate in un tripudio di sapori e colori, con turisti arrivati da ogni parte d’Italia e anche dall’estero.
Piana degli Albanesi, insieme alla vicina Santa Cristina Gela, è considerata la patria del cannolo per eccellenza. Merito dei caseifici locali, che producono una delle ricotte più buone della Sicilia, e delle scorze artigianali realizzate seguendo antiche ricette custodite gelosamente da generazioni di pasticceri. Ogni cannolo è una piccola opera d’arte, frutto di equilibrio e maestria.
Non solo cannoli: uno spettacolo per tutti i sensi
La Cannolo Expo ha ospitato anche delizie come ravioli dolci e sfince alla ricotta, mentre non è mancata un’area gluten free per chi soffre di intolleranze. A completare l’offerta, stand con eccellenze culinarie locali e regionali, artigianato tipico e intrattenimento culturale.
Grande successo anche per gli show cooking con maestri del calibro di Giovanni Cappello e Giovanni La Rosa, che hanno reinterpretato i dolci siciliani con creatività e raffinatezza. Memorabile anche il contributo dello chef Mario Ciulla, con un innovativo cannolo al pistacchio e marmellata d’arancia amara. Tra un morso e l’altro, i visitatori hanno potuto partecipare a conferenze tematiche, come “Il Cannolo dolce iconico siciliano nel mondo”, e assistere alla divertentissima sfida gastronomica “Man vs Cannoli”, che ha visto trionfare il giovane Emanuele Rundo nella titanica impresa di divorare un cannolo da 2,5 chili in pochi minuti.