Economia

Per i dipendenti pubblici pronto un regalo di Natale: ‘una tantum’ fino a 1.939 euro

A dicembre 2023 arriverà nelle buste paga dei dipendenti pubblici una cifra ”una tantum” che varierà tra 595 e 1.939 euro, a seconda della qualifica. Sarà corrisposta come anticipo degli aumenti che dovranno essere erogati per il rinnovo dei contratti 2022-2024. Gli aumenti riguarderanno gli oltre 1,5 milioni di dipendenti contrattualizzati della pubblica amministrazione centrale e dovrebbero estendersi anche ai 670 mila dipendenti della sanità, mentre sono esclusi quelli delle Regioni e degli enti locali. Ecco in sintesi alcuni casi di importo corrisposto a dipendenti pubblici  a seconda della qualifica.

Dirigente prima fascia di agenzie fiscali e ministeri: 1.939 euro. Per i ministeri la retribuzione media del comparto nel 2021 ultimo dato Aran (retribuzione medie pro capite fisse e accessorie) è di 32.900 euro lordi annui, per le agenzie fiscali è di 39./40 euro.

Impiegato agenzie fiscali e ministeri: anticipo in busta paga a dicembre 778 euro.

Dirigenti scolastici e insegnanti: Per un dirigente scolastico delle scuole superiori anticipo di 1.516 euro. Per un professore con un’anzianità tra 28 e 34 anni l’anticipo è di 1.228 euro mentre per un professore da poco in cattedra l’anticipo sarà di 829 euro. Per una maestra con una lunga anzianità l’anticipo si limita a 1.056 euro. Per i collaboratori scolastici con bassa anzianità l’anticipo è di 595 euro. La retribuzione media del settore tra professori e collaboratori è di 30.216 euro lordi.

Medici e infermieri: l’anticipo sarà di 1.516 euro, mentre per l’infermiere specializzato si limiterà a 1.053 e per l’operatore di base a 65/7 euro.

Polizia di Stato: i commissari riceveranno a dicembre un anticipo di 1.000 euro, gli ispettori di 871 euro e gli agenti di 699 euro.

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Redazione PL