Pensioni, nuova circolare INPS: trattenute horror da giugno | Ti spillano 50€ in più dal cedolino, già inviate le richieste a chi è in lista

Soldi (Pixabay) PalermoLive

L’INPS comunica ad alcuni pensionati la necessità di restituire alcune somme di denaro. A chi è rivolto il provvedimento. 

Il sistema pensionistico italiano si basa su un modello prevalentemente contributivo, affiancato da elementi retributivi per chi aveva maturato anzianità contributiva prima del 1996. Il pilastro fondamentale è costituito dalla previdenza obbligatoria, gestita principalmente dall’INPS, a cui lavoratori dipendenti e autonomi versano contributi durante la loro vita lavorativa.

Questi contributi versati nel corso degli anni vengono in parte utilizzati per finanziare le pensioni correnti e in parte accantonati virtualmente per il futuro pensionato. L’ammontare della pensione è quindi strettamente legato alla storia contributiva del lavoratore: quanto ha versato, per quanti anni e qual è stata la crescita del PIL.

Per accedere alla pensione di vecchiaia, attualmente sono richiesti specifici requisiti di età (in aumento progressivo) e di anni di contributi versati. Esistono anche diverse forme di pensione anticipata, che permettono di lasciare il lavoro prima del raggiungimento dell’età pensionabile, a fronte però di requisiti contributivi più elevati o di penalizzazioni sull’assegno pensionistico.

Oltre al sistema pubblico obbligatorio, in Italia è presente anche la previdenza complementare (fondi pensione e piani individuali pensionistici). Questa forma di risparmio previdenziale, su base volontaria, permette ai lavoratori di costruirsi una pensione aggiuntiva, beneficiando spesso di agevolazioni fiscali sui versamenti e sui rendimenti maturati nel tempo.

Le somme indebite

Le somme indebite relative alle pensioni rappresentano gli importi erogati dall’INPS ai pensionati in maniera non dovuta. Ciò può avvenire per diverse ragioni, come errori di calcolo, modifiche normative retroattive, o mancata comunicazione da parte del pensionato di eventi che influiscono sul diritto o sull’ammontare della pensione.

Quando l’INPS accerta l’esistenza di somme indebite, avvia la procedura per il loro recupero. Questo può avvenire tramite trattenute direttamente sulla pensione in rate mensili, compensazione con eventuali altri crediti del pensionato verso l’INPS, oppure attraverso richieste di versamento diretto. Esistono limiti alla quota pignorabile della pensione per garantire al pensionato un minimo vitale.

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Brutte notizie per alcuni pensionati

L’INPS ha comunicato che a partire da giugno 2025 procederà al recupero delle somme indebitamente erogate ai pensionati. Il recupero avverrà tramite trattenute mensili di 50 euro direttamente sulla pensione. Qualora ciò non fosse possibile, i pensionati interessati riceveranno un avviso di pagamento PagoPA via posta.

Questa operazione di recupero crediti riguarda somme che alcuni pensionati hanno ricevuto erroneamente in passato. L’obiettivo dell’INPS è di risanare le casse dello Stato attraverso la restituzione di questi importi non dovuti, come specificato nelle comunicazioni inviate ai diretti interessati.