Pensioni, non ha mai lavorato ma incassa 1600€ ogni mese | Il sistema legale per campare senza alzare un dito

Soldi (Pixabay) PalermoLive

Storia tanto bella quanto stupefacente per un anziano che senza avere mai lavorato riceve una pensione importante ogni mese. 

Fino a non molti anni fa, il sistema pensionistico italiano si basava prevalentemente sul modello retributivo. In questo sistema, l’importo della pensione era calcolato principalmente sulla base degli ultimi anni di stipendio del lavoratore. Questo meccanismo tendeva a garantire un tenore di vita simile a quello avuto durante l’attività lavorativa, ma presentava criticità legate alla sostenibilità nel lungo periodo.

A partire dagli anni ’90, il sistema ha subito profonde riforme, culminate con il passaggio al sistema contributivo, introdotto gradualmente con la riforma Dini del 1995. Nel sistema contributivo, l’importo della pensione è direttamente collegato all’ammontare dei contributi versati dal lavoratore durante tutta la sua vita lavorativa, rivalutati nel tempo in base alla crescita del PIL nominale.

Oggi, il sistema pensionistico italiano è misto e in transizione verso il modello contributivo. Per i lavoratori con una lunga carriera contributiva pregressa al 1996, il calcolo della pensione avviene con un sistema pro-rata, che combina la quota retributiva per gli anni precedenti e quella contributiva per gli anni successivi. Per i lavoratori assunti dopo il 1995, invece, si applica integralmente il sistema contributivo.

Il sistema attuale è caratterizzato da requisiti di età pensionabile e di anzianità contributiva che si sono progressivamente innalzati nel tempo, anche in relazione all’aumento dell’aspettativa di vita. Esistono diverse modalità di accesso alla pensione, come la pensione di vecchiaia (con specifici requisiti di età e contributi) e la pensione anticipata (legata all’anzianità contributiva indipendentemente dall’età).

La pensione minima

La pensione minima è un importo stabilito dalla legge italiana come soglia al di sotto della quale non può scendere l’assegno pensionistico di un lavoratore, a condizione che questi soddisfi determinati requisiti contributivi. Il suo scopo principale è garantire un livello di sussistenza dignitoso ai pensionati con carriere lavorative caratterizzate da bassi salari.

Il funzionamento della pensione minima prevede un meccanismo di integrazione. Se l’importo della pensione calcolato in base ai contributi versati risulta inferiore alla soglia minima stabilita annualmente, lo Stato interviene con un’integrazione per portare l’assegno pensionistico a tale livello.

Pensione (Pixabay) PalermoLive

Ricevere 1.600 € senza avere mai lavorato

In Francia, individui che non hanno mai lavorato possono percepire un sostegno economico fino a 1.605 euro mensili grazie a specifici programmi sociali destinati agli anziani in condizioni di bisogno. L’Assegno di solidarietà per gli anziani (Aspa) garantisce un reddito minimo a chi ha compiuto almeno 65 anni (o 62 in caso di invalidità), raggiungendo nel 2025 un massimo di 1.034,28 euro per i single.

Un ulteriore meccanismo è rappresentato dai “trimestri assimilati“, particolarmente rilevanti per i lavoratori autonomi. Questi periodi, riconosciuti per eventi come disoccupazione, malattia o servizio militare, permettono di maturare diritti pensionistici pur in assenza di attività lavorativa. Di conseguenza, chi ha cresciuto figli o ha affrontato lunghe malattie può accedere a una forma di pensione anche senza una carriera professionale continuativa.