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Ad un passo dal traguardo nella bella Padova con tanta sete di successo

Dallo svincolo Padova ovest allo stadio Euganeo è davvero un attimo, e oggi la strada che nel suo ultimo tratto è intitolata al Paron Nereo Rocco sarà il cammino della speranza per i tremila tifosi che sosterranno i rosanero in questa finale d’andata. Chissà se avranno il tempo di gustare gli affreschi di Giotto alla cappella degli Scrovegni o di visitare la basilica di Sant’Antonio. Certamente avranno cura di incontrare festosamente la tifoseria di casa per cementare un gemellaggio nato nel 1983. La garanzia di una festa sugli spalti c’è, e la sicurezza di una partita dall’esito incerto in campo anche. I Patavini, che ad inizio campionato erano accreditati come la squadra più forte di tutti e tre i gironi, arrivano a questo appuntamento dopo una serie di circostanze a dir poco rocambolesche, avendo superato fortunosamente le due avversarie precedenti.

“I SEGNI DEL DESTINO” DI BALDINI E LA “SCIA VINCENTE” DI ODDO

Il Palermo è stato sicuramente più convincente, ma neanche nel suo caso sono mancati episodi favorevoli. Segni del destino, li ha definiti Baldini, riferendosi ai rigori parati da Massolo e alla rimonta casalinga contro l’Entella. E su questo percorso si è soffermato più volte con le sue dichiarazioni. Un traguardo cercato e voluto sin dal suo arrivo durante le feste natalizie dello scorso anno. Non mollera’ proprio adesso, anzi.

Dal canto suo Oddo ricorre alla scia vincente. Quale sia questa onda non è facile comprenderlo, visti i risultati e come sono maturati contro Juventus u23 e Catanzaro. Di sicuro faranno bene i rosa ad affidarsi alle loro capacità, sperando che la dispensa di fortuna dei locali si sia svuotata. Sul campo sarà una gara a scacchi, e non ci aspettiamo grande spettacolo anche se di individualità importanti ce ne sono in ambedue gli schieramenti. Queste partite si decidono tradizionalmente in virtù di pochi episodi e la soglia di attenzione deve essere alta.

PALERMITANI VOGLIOSI DI “ABBEVERARSI” DI SUCCESSO

Un replay delle ultime trasferte dei ragazzi di Baldini è il sogno di tutti, perché significherebbe essere davvero ad un passo dall’impresa con un ritorno da giocare in casa davanti a 35000 spettatori, ma questa storia speriamo di viverla e raccontarla la prossima settimana. Intanto ben si attanaglia la frase di Shakespeare ne “la bisbetica domata”: “Il grande desiderio che avevo di vedere la bella Padova, culla delle arti sono arrivato…ed a Padova sono venuto, come chi lascia uno stagno per tuffarsi nel mare, ed a sazietà cerca di placare la sua sete”. Come i tremila palermitani che la loro sete di rivalsa e di successo sognano di placarla proprio all’ombra dei colli Euganei.

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Affiance Service