E’ stato presentato al presidente della Regione Sicilia il ricorso straordinario promosso dal Comitato Civico del quartiere di Vergine Maria, supportato da alcuni esponenti dei partiti di opposizione cittadina.
In particolare i residenti, assistiti dall’avvocato Nadia Spallitta , hanno chiesto l’annullamento del progetto di realizzazione di un parcheggio ad esclusivo servizio del Cimitero dei Rotoli di Palermo, in un’area confiscata alla mafia, rivendicata da anni dai cittadini, per la realizzazione di aree verdi, impianti sportivi ed altri servizi alla collettività del tutto mancanti in questa parte del territorio.
Più precisamente il Comitato civico contesta l’illegittimità della procedura seguita e l’inutilità dell’opera, spacciata come improrogabile ed urgente per affrontare le emergenze cimiteriali , quando tali emergenze sono cessate, mentre permangono irrisolte le esigenze della borgata.
Il sindaco in altri termini, sordo alle richieste cittadine, ha utilizzato illegittimamente e con evidente incongruenza, i poteri di Commissario straordinario per l’emergenza cimiteriale, conferiti esclusivamente per garanti re la pietas dei defunti e per assicurare la tumulazione delle salme che sono rimaste, per anni , a Palermo, prive di sepoltura. Obiettivi questi che non sono in nessun modo perseguibili realizzando un parcheggio a raso a servizio del cimitero, e anzi non esiste alcuna connessione tra le finalità della legge sull’emergenza palermitana e l’opera che il Sindaco vuole realizzare. Tra l’altro in nome di un’emergenza che è cessata dal giugno 2023 (come afferma la stessa amministrazione comunale nelle sue relazioni) e con un’interpretazione che non trova fondamento nelle norme attributive del potere straordinario, limitato ad atti autorizzatori ed esecutivi, ma non di programmazione urbanistica :
Inoltre il progetto di variante, motivato per affrontare l’emergenza cimiteriale, viene approvato dalla Regione nel marzo 2025; senonché l’emergenza è cessata ed anche poteri emergenziali del si n daco Commissario straordinario, sono scaduti , nel dicembre 2024, per cui non è più chiaro quale possa essere l’ attuale interesse pubblico sottesa alla realizzazione del l’intervento. E ciò anche in considerazione del fatto che lo stesso progetto , del rilevante valore di € 1.500.000,00 peraltro appaltato senza gara pubblica, sarà completato nel 2026 a distanza di circa due anni dalla cessazione dell’emergenza e quindi appare oggettivamente inidoneo e superfluo rispetto alle finalità della legge sull’emergenza cimiteriale. L’opera configura, nella sostanza, un’ illogica ed immotivata spendita di denaro pubblico.
L’opera non porterà infatti nessuna utilità al quartiere che, anzi, sarà ingiustamente privato di una delle poche aree ancora libere, un’area preziosa per servizi per i minori, per gli anziani ed in generale per la collettività fino ad oggi del tutto trascurata dall’amministrazione comunale.
La Cgil Palermo si schiera a fianco del comitato dei cittadini della borgata di Vergine Maria, che con l’avvocato Nadia Spaliita hanno presentato un ricorso al
presidente della Regione siciliana per fermare i progetti di espansione del cimitero e la realizzazione di un parcheggio a servizio del cimitero.
“Come abbiamo già detto in altre occasioni – afferma il segretario Cgil Palerno Dario Fazzese – riteniamo che sia importante che un investimento di riqualificazione della borgata così importante sia fatto con il confronto con i residenti”.
“Per questo – aggiunge Fazzese – chiediamo all’amministrazione comunale che, una volta risolta l’emergenza cimiteriale, come dichiarato più volte, ci si fermi e si prenda atto che il progetto che si vuole attuare non piace ai cittadini e non rientra nei progetti previsti di riqualificazione e potenziamento dei servizi della borgata. A questo punto si apra una discussione con gli abitanti del quartiere, coinvolgendo anche il consiglio comunale, prima ancora che possa essere una eventuale sentenza negativa a determinare questi effetti”.