Palermo, rischio bomba ambientale: stop al nuovo supermercato di Viale Regione

Sono sorti, sorgono e a quanto pare sorgeranno come funghi, a Palermo, i supermercati, che, insieme ai distributori di benzina sembrano essere, almeno in fase di costruzione, un settore commerciale refrattario alla crisi. Nel capoluogo siciliano, di entrambi gli esercizi se ne trovano ormai a iosa lungo viale Regione Siciliana, in modo particolare nella zona nord ovest della circonvallazione all’altezza di via Ugo La Malfa. Ma questa volta, l’ennesimo ipermercato, che sarebbe dovuto sorgere  tra via Perpignano e viale Regione Siciliana, zona nella quale è in corso di realizzazione un edificio commerciale, è stato sequestrata dalla polizia municipale. 

IL COMMENTO DI LEOLUCA ORLANDO

Si tratta di un intervento importante condotto con l’usuale professionalità della Polizia Municipale e che sottolinea l’importanza della collaborazione fra cittadini e Forze dell’ordine. Importante anche perché ha prevenuto che si perpetrasse un vero e proprio delitto ambientale ai danni della collettività. Speriamo che le indagini che saranno disposte non individuino altre sostanze inquinanti occultate nel terreno. Chi decide di investire nella nostra città ha il dovere, morale oltre che materiale di vigilare affinché i lavori che commissiona siano realizzati in modo sicuro e legale”. 

RISCHIO BOMBA AMBIENTALE

Gli uomini del nucleo tutela e decoro, hanno accertato che durante i lavori per la costruzione di un ipermercato (per un area totale di 10mila mq), alcuni rifiuti speciali non bonificati stavano per essere occultati sotto il materiale di cava usato per il riempimento.Cinque le persone segnalate all’autorità giudiziaria, S. C. di 44 anni, M.C. di 56 anni, V.B. di 55 anni, P.G. di 36 anni e G.P.  di 51 anni. Ad essere sequestrati anche i mezzi d’opera all’interno del cantiere, ovvero due pale meccaniche che servivano per scavare e un rullo compressore che serviva a compattare il terreno.

AREA POSTA SOTTO SEQUESTRO

Vario il materiale presente sul suolo, composto da legname, plastica e residui ferrosi, tutti provenienti da demolizioni; in alcuni punti erano accumulati grossi quantitativi di asfalto. L’area, interessata da lavori di riempimento di materiale stratificato, è stata posta sotto sequestro e messa a disposizione dell’Autorità giudiziaria, in attesa di ulteriori indagini che facciano luce sulla provenienza dei materiali e sull’eventuale presenza di sostanze interrate non bonificate.

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Redazione PL