Politica

Palermo, Orlando opta per aumento Tari: Italia Viva si oppone

La decisione paventata da Orlando, ovvero quella dell’aumento della Tari, è destinata a creare malumori maggiori di quelli già espressi da Italia Viva. Ma procediamo per gradi. Riguardo ai  provvedimenti Tari 2020, tra le delibere urgenti e da approvare segnalate dal sindaco di Palermo al presidente del Consiglio comunale Totò Cordaro, c’è proprio l’incremento della tassa sui rifiuti. “Necessario – si legge nella lettera di Orlando – per erogare gli extracosti alla Rap, ed evidentemente premessa condizione per la promessa stabilità finanziaria dell’azienda ed indispensabile premessa per la delibera per Pef Tari 2021″.

Nella nota del sindaco Orlando, che giunge “a seguito all’incontro con i capigruppo in consiglio comunale del 4 maggio ed in attesa di un preannunciato altro incontro”, sono citati complessivamente quattro punti.”

I QUATTRO PUNTI

Troviamo nell’ordine il Bilancio consolidato 2020 “indispensabile per l’adozione di altri strumenti finanziari del 2021 e per tutte le operazioni di stabilizzazione ed aumento orario per dipendenti comunali”. Il piano annuale 2020-2022 opere pubbliche. “Indispensabile per la presentazione della proposta di piano 2021-2023 e per investimenti con risorse già disponibili in attesa di indizione di gara a rischio di revoca da parte di Regione, Stato ed Unione Europea per oltre 500 milioni di euro”. Ed Infine, il regolamento beni confiscati “necessario per un miglior utilizzo degli stessi”.

L’OPPOSIZIONE DI ITALIA VIVA

A ritenere fuori da ogni logica la proposta di Orlando è Dario Chinnici, capogruppo di Italia Viva a Palazzo delle Aquile. “Il sindaco Orlando vuole l’aumento della Tari a Palermo e Italia Viva, coerente con le proprie posizioni, dirà no. Opponendosi in tutti i modi all’innalzamento delle tasse”.

ORLANDO HA GETTATO LA MASCHERA

“Con la sua lettera al consiglio comunale, Orlando ha finalmente gettato la maschera. La rottura del patto di maggioranza e gli attacchi al nostro partito non erano dovuti a presunte alleanze con la Lega. Alleanze che Italia Viva non ha mai cercato e invece il sindaco ha provato a fare sottobanco. Erano semmai dovute alla nostra ferma opposizione all’aumento della Tari, utile solo a coprire i fallimenti di questa amministrazione che, dopo aver cacciato Peppe Norata dalla Rap per le sue legittime critiche alla Regione, adesso si trova con un’emergenza rifiuti alle porte. Il sindaco di Palermo pensi a risolvere i tanti problemi della città, invece di aumentare le tasse”.

Published by
Redazione PL