Eventi e spettacolo

Palermo giudaica e islamica, itinerario nel cuore della città antica

Palermo giudaica e islamica, tra simboli e riti, talismani e vicende di due popoli che rimandano alle radici della città. 
L’associazione culturale “In Itinere” di Serena Gebbia e Giovanna Gebbia ripropone, per giovedì 25 agosto, un “classico” intramontabile della propria programmazione. 
Un itinerario d’atmosfera perfetto per le serate estive, che racconta le radici della città.
Protagonisti, due civiltà e due rioni nel cuore dell’antica “Balarm”: la “Meschita” ebraica e la “Al Khalisa” araba
I partecipanti visiteranno il mandamento arabo – ebraico, attraversando un luogo chiuso tra mondi e culture diversi, sovrapposti nella storia della città.
Al centro dell’itinerario, le storie dei rabbini e dei califfi, dei commercianti e dei principi, nel periodo medievale  fino alla caduta di due imperi – quello arabo prima e quello normanno successivamente – alla scoperta delle tradizioni e delle origini. 

IL QUARTIERE EBRAICO

Dall’accesso, dove prima era locata la porta di ferro, passando per il ponticello del Kemonia, si arriva alla cavità ipogea del Mikvéh.
Inaspettatamente e casualmente scoperta nel 1985, si trova nel cortile della Chiesa di Casa Professa e vi si accede da Palazzo Marchesi.
Nei luoghi degli ebrei, i partecipanti visiteranno il quartiere degli abili artigiani che vivevano nei vicoli.
Lo scorcio del centro storico è quello compreso tra le vie San Cristoforo, Calderai e Giardinaccio.
Laddove presumibilmente si ergeva la magnifica Sinagoga, oggi sede dell’Archivio Storico Comunale.
Di particolare rilievo, la sontuosa “Sala” di Giuseppe Damiani Almeyda.
I visitatori apprenderanno le tradizioni gastronomiche legate a riti e ai precetti delle due religioni, in corrispondenza del luogo dove si trovava il macello.

IL FASCINO DELL’ANTICA CITTADELLA ARABA

Il percorso incrocerà i luoghi dove gli emiri musulmani vivevano chiusi nella fortificazione detta “Al Halisah – l’eletta”.
Dei palazzi e dei giardini di un tempo oggi rimangono soltanto tracce, dalle quali hanno origine leggende sospese tra culto e suggestione popolare.
A conclusione dell’itinerario, ci si fermerà nei pressi del porto della Cala.
I partecipanti potranno degustare la prelibata vastedda, piatto tipico con la milza di origine ebraica
Oppure, le panelle degli arabi, dominatori della Sicilia a cavallo tra i secoli nono e undicesimo ed esperti gastronomi.
Già all’epoca, con la macina dei ceci ricavavano la farina per un impasto cotto su pietra.

I DETTAGLI DELL’ITINERARIO

L’appuntamento è fissato per le 20:15 all’angolo tra via Maqueda e piazza Pretoria, ai Quattro Canti.
Il percorso, facile e adatto a bambini, avrà la durata di un’ora e trenta.
La prenotazione è obbligatoria.
Per effettuarla, è possibile inviare una mail a info_initinere@libero.it oppure usare il numero whatsapp 3936655232.
La quota di adesione è di dieci euro per gli adulti e comprende il costo della guida turistica abilitata con audioguida amplificata e la degustazione finale.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Published by
Marianna La Barbera