Economia

PNRR, ammesso progetto presentato da RAP: “Bellolampo sia all’avanguardia”

Buone notizie sul fronte PNRR a Palermo. “Il progetto presentato dalla RAP lo scorso marzo 2022, su delega e d’intesa con la SRR Palermo Area Metropolitana, presso il Ministero della Transazione Ecologica, ha già ricevuto un primo significativo risultato: è stato ammesso al finanziamento posizionandosi, in graduatoria, al 28° posto su circa 550 proposte di finanziamento presentate da tutta Italia”. A dare l’annuncio è l’Amministratore Unico di RAP Girolamo Caruso.

Il Ministero della Transizione Ecologica, con decreto n. 183 del 30 settembre 2022, ha approvato la graduatoria preliminare delle proposte ritenute strategiche per quanto riguarda gli impianti infrastrutturali, sul tema del trattamento dei rifiuti. Ha  considerato così ammissibile di finanziamento, a ricadere sui fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – PNRR, l’impianto anaerobico/aerobico per il trattamento della frazione organica proveniente dalla raccolta differenziata con produzione di biometano e compost di qualità, per un importo di circa 38 milioni di euro, oltre IVA, a valere sulla Linea di intervento B ( ammodernamento o realizzazione di nuovi impianti rifiuti).

PNRR, il piano previsto per Bellolampo

L’impianto, previsto nel Piano Industriale di RAP a breve sarà trasmesso all’Amministrazione Comunale. Potrebbe vedere la luce nel 2025 ed è destinato a trattare 60.000 t/anno di FORSU (Frazione Organica dei Rifiuti Solidi Urbani) e 18.500 t/anno di sfalci di potatura. Il tutto con recupero/produzione di 14.500 t/anno di compost di qualità e di circa 640 Sm3/h di biometano, che verrà consegnato nella rete del gestore AMG.

L’impianto è destinato a trattare la produzione di rifiuti non solo del capoluogo siciliano ma di tutti i Comuni dell’Area Metropolitana e oltre. Si arriverà fino a saturazione della potenzialità di trattamento.

“Il progetto, seppur ambizioso ma già avviato è quello di trasformare Bellolampo in un polo impiantistico all’avanguardia, per un miglioramento della sostenibilità di tutti i processi produttivi riguardanti il trattamento dei rifiuti organici; rappresenta l’innovazione di infrastrutture considerate la chiave di svolta per coniugare tutela ambientale ed economicità nel settore dei rifiuti perché oramai il futuro è l’economia circolare”. Così ha commentato Caruso.

In foto: l’impianto biometano di gestione Anaerobica

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Redazione PL