Cronaca di Palermo

Padre e figlio feriti in una sparatoria allo Zen, fermati due fratelli

La Squadra Mobile ha fermato due persone nella notte nell’ambito delle indagini su una sparatoria avvenuta nel pomeriggio di martedì nel quartiere Zen a Palermo. Si tratta dei fratelli Maranzano, Letterio 34 anni e Pietro di 21, autori secondo gli investigatori del tentato omicidio di Giuseppe e Antonino Colombo. Padre e figlio sarebbero stati convocati per un appuntamento tra via De Gobbis, via Patti e via Fausto Coppi poco prima delle 15; da un diverbio, poi qualcuno ha iniziato a sparare.

Giuseppe e Antonio Colombo sono giunti all’ospedale Villa Sofia con diverse ferite; per il padre necessaria un’operazione per rimuovere uno dei proiettili che hanno raggiunto il trentaquattrenne alle braccia e alla gamba sinistra mentre il ventunenne al gluteo . Nello scontro ferito alla nuca anche Letterio Maranzano che si era recato al pronto soccorso per le cure.

Alla base della sparatoria conflitti mafiosi: allo Zen si devono riformare degli equilibri dopo l’arresto del capomafia Giuseppe Cusimano avvenuto lo scorso gennaio. Colombo era molto vicino al boss mentre con Letterio Maranzano i rapporti non erano più idilliaci anche per dei contrasti nati con un nipote di Lo Piccolo.

LUNEDI’ MATTINA IL PRIMO SCONTRO FISICO

In particolare, in questa circostanza il tutto è nato da una contesa iniziata la mattina precedente, quando le vittime si sono fronteggiate con un gruppo di persone, capeggiate dai Maranzano. Da quell’incontro, nasceva una discussione, presto giunta a spintoni e “testate”. Ad avere la peggio i Colombo che poi martedì pomeriggio si sono ritrovati al centro di un attacco guidato dai Maranzano insieme a un commando armato, Una decina di persone ha raggiunto, a bordo di un’auto di grossa cilindrata, “scortate” da moto e scooter, i Colombo.

Il commando, i cui componenti risultano ancora ignoti, armi in pugno, hanno inseguito gli obiettivi e sparando contro di loro, ad altezza d’uomo. Successivamente si sono dileguati, lasciando sul selciato una decina tra proiettili e bossoli. I fratelli Maranzano sono accusati di tentato omicidio.

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Redazione PL