Orlando: «Troppi Dpcm e ordinanze, si fa confusione, serve immediatamente un Testo Unico»

Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha firmato il nuovo Dpcm che sarà in vigore a partire da lunedì, almeno fino al 24 novembre con misure più restrittive per cercare di contenere la nuova ondata di contagi in Italia. Ancora una volta ricominciano numerosi i DPCM e le Ordinanze del Presidente della Regione – scrive sul proprio profilo facebook il sindaco di Palermo, Leoluca OrlandoAncora una volta si annunciano chiusure e restrizioni alle attività produttive e alle attività scolastiche. Chiusure e restrizioni necessarie per frenare i contagi da Covid-19 ma che potrebbero comportare un danno irreparabile al tessuto economico e sociale già indebolito nella nostra regione”.

Occorre prima di tutto che si faccia chiarezza, motivo per cui faccio appello a tutte le istituzioni perché ci sia un coordinamento, oltre che la ovvia collaborazione istituzionale, che eviti di lasciare i cittadini e gli imprenditori in balia di norme poco chiare e a volte contrastanti – continua Orlando – Chiedo che sia prodotto una sorta di ‘Testo unico’ delle norme, che renda facilmente comprensibile a tutti cosa non si può e cosa si può fare, e con quali modalità“ – conclude Orlando.

SCUOLE E BAMBINI DISABILI

“Sulle attività didattiche nelle scuole c’è un po’ di caos fra le norme nazionali e quelle regionali. Nel delicato settore della scuola occorre fare chiarezza intanto sulla vigenza del DPCM o dell’Ordinanza regionale in Sicilia, prevedendo in ogni caso e con urgenza forme di sostegno per tutte le famiglie che avessero difficoltà di vario tipo legate alla didattica a distanza o per quegli studenti, come quelli con disabilità, che necessitano di forme di accompagnamento e sostegno specifico che le scuole non possono adottare da un giorno all’altro.” 

OCCORRE EVITARE CHE MUOIANO LE ATTIVITA’ ECONOMICHE

“Occorre un sostegno alle imprese ed alle attività socio-culturali che saranno danneggiate dalle nuove chiusure e limitazioni imposte dal Governo nazionale e dal Governo regionale, ma adesso c’è molta confusione. Occorre subito fare chiarezza, stabilendo criteri che aiutino chi è veramente in difficoltà e colpiscano chi cerca di fare il furbo. Occorre adottare provvedimenti equi per combattere la diffusione del Covid-19, ma occorre anche evitare che muoiano le attività economiche, come quelle culturali e sociali”.

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Francesca Catalano