Forse un «ah bella!» la miccia dell’aggressione a Willy: «Gli saltavano addosso»

Sarebbero stati  una serie di politraumi distribuiti tra torace, addome e collo, a causare lo shock traumatico e indotto l’arresto cardiaco che ha provocato la morte di  Willy Monteiro Duarte. E’ quanto emerge dai risultati preliminari dell’autopsia, svolta oggi all’Istituto di Medicina legale del policlinico di Tor Vergata, sul corpo del giovane. L’esame è durato circa 3 ore, ma per appurare quale colpo sia stato  fatale per Willy, occorreranno ulteriori approfondimenti. Intanto si apprende che la miccia che potrebbe avere scatenato l’escalation di violenza ciulminata nel pestaggio mortale di Willy Duarte Maneiro, sarebbe stato un  «ah bella» rivolto ad una ragazza di un altro gruppo,.

«SALTAVANO SOPRA AL CORPO GIÀ INERME»

«Picchiato ripetutamente con calci e pugni e cade a terra», «Saltavano sopra al corpo già inerme». Sono i passaggi di alcune delle testimonianze dei diversi ragazzi ascoltati dai carabinieri di Colleferro per ricostruire cosa sia accaduto nella notte tra sabato e domenica scorsi quando Willy Monteiro Duarte, il ventunenne originario di Capo Verde e residente a Paliano, è stato ucciso. Indagati per l’omicidio sono cinque giovani di Artena, uno a piede libero. Per uno il gip ha disposto la misura dei domiciliari, mentre in tre restano in carcere a Rebibbia. Ieri mattina la convalida degli arresti.

RESTANO IN CARCERE TRE DEGLI ACCUSATI. IL QUARTO AI DOMICILIARI

Infatti il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Velletri ha confermato l’arresto in carcere per i fratelli Marco e Gabriele Bianchi, 24 e 26 anni, e per Mario Pincarelli, 21 anni. Ai domiciliari invece Francesco Belleggia, 23, perché  ieri nel corso dell’interrogatorio di garanzia avrebbe detto di avere visto uno dei fratelli Bianchi colpire Willy. Gli indagati sono accusati di aver ucciso, a seguito di una rissa, vicino ai giardinetti in largo Oberdan, Willy, pestandolo a morte dopo che il ventunenne aveva tentato di aiutare un amico, un suo ex compagno di scuola, dell’istituto Alberghiero di Fiuggi.

 

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Pippo Maniscalco