Cronaca di Palermo

Omicidio Romano allo Sperone, le condizioni del ferito migliorano: presto sarà interrogato

Le condizioni di Alessio Salvo Caruso, il 29enne rimasto ferito nella sparatoria allo Sperone in cui ha perso la vita Giancarlo Romano, sono migliorate. L’uomo era stato condotto in ospedale dove ha subito un intervento chirurgico. Mentre era sedato e tenuto in coma, sono scattate due ordinanze di custodia cautelare in carcere nei suoi confronti, una emessa nell’ambito dell’omicidio Romano, l’altra a seguito del blitz di polizia e carabinieri allo Sperone.

Far West allo Sperone, le sparatorie e l’omicidio

Le due ordinanze gli sono state notificate ieri. Presto anche Caruso sarà quindi interrogato dai magistrati che indagano sull’omicidio avvenuto in via XXVII Maggio lo scorso 26 febbraio. Prima dello scontro a fuoco in cui l’uomo è rimasto ferito e l’amico Romano ucciso, un’altra sparatoria si era verificata in corso dei Mille e avrebbe visto fronteggiarsi proprio Caruso da un lato e, dall’altro, Camillo e Antonio Mira. Le immagini catturate dai sistemi di videosorveglianza della zona hanno permesso una ricostruzione abbastanza precisa (QUI LE FOTO).

Gli arresti

I tre uomini sono stati fermati subito dopo l’omicidio. A seguito del blitz del 3 marzo, che ha condotto a nove arresti in tutto nel mandamento mafioso di Brancaccio, è emerso che Caruso e Romano avrebbero fatto parte della famiglia mafiosa di corso dei Mille. Le indagini hanno portato alla luce piazze di spaccio site soprattutto nel quartiere Sperone, una serie di estorsioni ai danni di attività commerciali e un giro illegale di scommesse on line (I DETTAGLI). Tra l’altro, si ritiene che le sparatorie del 26 febbraio siano avvenute proprio a causa di un debito di 2.500 euro della famiglia Mira sulle scommesse clandestine.

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Redazione PL