Ombrellone e sdraio gratis a 30 minuti da Palermo: questo è il vero paradiso dimenticato | Un’estate qua e non spendi 1€

Torrente Bagheria - fonte pexels - palermolive.it

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Cascate, spiaggette e fioriture, natura selvaggia e torrenti limpidi, esistono ancora le meraviglie gratuite

Un’escursione alla scoperta di uno degli angoli più affascinanti del versante tirrenico del messinese. Si parte da Rometta, il comune più alto della zona, per poi raggiungere la piccola frazione di Gimello. Qui il paesaggio si è subito rivelato generoso: poche case, molte auto dei camminatori, ma soprattutto una distesa verdeggiante che copriva ogni pendio con alberi e macchia mediterranea, dominata dalla presenza imponente dei castagni.

Dopo aver lasciato le auto in uno slargo circondato da una spettacolare vallata di felci giganti, ci si incammina su una strada sterrata immersa nei castagneti. Alcuni alberi, maestosi e antichi, mostravano tronchi rugosi e screpolati, mentre altri, più giovani, esibivano fusti lisci e foglie color verde tenero, dalle sfumature quasi traslucide. Un profumo pungente ma gradevole avvolgeva l’aria, donando al cammino una dimensione sensoriale autentica e coinvolgente.

Dopo qualche chilometro si scende nel letto del torrente Bagheria. Il paesaggio ha subito un cambiamento improvviso e suggestivo: colori più vivaci, forme mutevoli, suoni d’acqua e di natura incontaminata. Il ruscello scorre cristallino, lasciando intravedere il fondale sabbioso punteggiato di sassolini, mentre il profumo intenso della mentuccia selvatica invadeva l’aria. Farfalle dai mille colori si sollevano al nostro passaggio, rendendo magico ogni passo.

Lungo le rive si possono osservare foglioline di capelvenere e folti ciuffi di disa, nota anche come saracchio, un’erba resistente e rigida dal verde brillante. La sua disposizione ricorda talvolta quella di un istrice e dona al paesaggio un aspetto ancora più selvatico. La vegetazione cresceva rigogliosa, quasi prepotente, come a voler difendere quel piccolo angolo di paradiso dal mondo esterno.

Il torrente si fa canyon

Proseguendo, il torrente si infila tra grandi massi di gneiss, pietre metamorfiche dal colore chiaro e venature bluastre. I massi, illuminati dal sole, sembrano brillare e delimitavano il cammino come vere e proprie sculture naturali. Alcuni si dispongono come separé tra una pozza e l’altra. Piccoli lecci e cespugli di erica crescono fra le rocce, formando un canyon arboreo dall’atmosfera quasi fiabesca.

Il cammino riserva sorprese sempre nuove: pozze d’acqua limpida dove il torrente rallenta, spiaggette di sabbia finissima ideali per stendersi e godere dell’ombra e della frescura. Poco più avanti, tra gli oleandri in piena fioritura, si è presentata la prima cascata, spumeggiante e scenografica. Subito dopo un’altra, con un getto centrale più deciso, che crea un laghetto perfetto per tuffarsi e regalarsi una pausa rigenerante.

Torrente Bagheria - fonte pexels - palermolive.it
Torrente Bagheria – fonte pexels – palermolive.it

Pranzo frugale e relax nella natura

Dopo il bagno rinfrescante, un semplice pranzo al sacco. C’è l’ombra sotto le rocce, o sotto piccoli alberi che, con un po’ di fantasia, ricordano gli ombrelloni da spiaggia. In quel momento, chiacchierando tra compagni di cammino, arriva la battuta più emblematica della giornata: «Ma quanto lo paghi questo spettacolo?» – «Niente, tutto gratis», è stata la risposta.

Questa escursione ricorda tutti quanto il trekking sia una delle attività più appaganti e accessibili. Non serve andare lontano per trovare meraviglie: spesso basta alzare lo sguardo nei dintorni di casa. Si condividono paesaggi sorprendenti con persone che amano la natura, si fa attività fisica in serenità e si scoprono luoghi che sembrano usciti da un sogno, senza dover aprire il portafoglio. E proprio per questo, sono esperienze che restano nel cuore.