“Non credevo fossero turisti”, 640€ di multa: trattato come un brutto delinquente | Passa l’emendamento ‘intoccabili’, proibito avvicinarsi ai vacanzieri

Capri - fonte pexels - palermolive.it
Capri dice basta alla “petulanza”, stop alla pubblicità invadente per proteggere i turisti, un’ordinanza contro i butta dentro dei locali
A Capri i turisti devono essere lasciati in pace. È questo il principio alla base dell’ordinanza anti-petulanza firmata dal sindaco Paolo Falco, che ha deciso di mettere un freno definitivo alla promozione insistente di ristoranti, bar e negozi. Un provvedimento che tutela il decoro dell’isola e soprattutto il diritto dei visitatori a godersi il soggiorno senza essere bersagliati da volantini, menù sventolati e offerte urlate per strada.
L’ordinanza stabilisce un divieto chiaro: nessuno può avvicinare residenti o turisti per promuovere beni o servizi. Niente più personale fuori dai locali con il menù in mano, niente volantini distribuiti lungo le vie del centro, niente pubblicità ambulante. L’obiettivo è ripristinare un clima di tranquillità e accoglienza, lasciando che siano i visitatori a scegliere liberamente, senza pressioni o forzature.
Nel dettaglio, il provvedimento vieta qualsiasi forma di promozione su suolo pubblico, comprese le attività di intermediazione, mediazione commerciale e distribuzione di materiale informativo. Un divieto esteso anche a venditori ambulanti e rappresentanti commerciali che, secondo l’amministrazione, alterano la concorrenza e violano il diritto dei consumatori a non essere disturbati.
Chi viola le disposizioni dell’ordinanza rischia sanzioni che vanno da 173 a 694 euro, secondo quanto previsto dal Codice della Strada in caso di occupazione abusiva del suolo pubblico. Inoltre, sarà obbligato a rimuovere a proprie spese qualsiasi struttura o materiale utilizzato per l’attività promozionale. In caso di recidiva, è prevista la sospensione dell’attività fino a tre giorni, ma solo dopo una formale diffida da parte del Comune.
Pagare meno è possibile, ma entro 60 giorni
La legge italiana permette comunque ai trasgressori di estinguere la sanzione con una somma ridotta, pari a un terzo del massimo o al doppio del minimo previsto, a seconda della soluzione più conveniente. Il pagamento va effettuato entro 60 giorni dalla notifica, pena il recupero dell’importo pieno. In questo modo l’amministrazione offre una via d’uscita a chi dimostra disponibilità a regolarizzarsi senza aggravare il carico delle multe.
L’ordinanza ha ricevuto il plauso dell’Unione Nazionale Consumatori, che ha parlato di una “decisione coraggiosa e necessaria”. Secondo l’associazione, troppi operatori agiscono fuori dalle regole, approfittando della buona fede dei turisti e del caos estivo per imporre con insistenza offerte e servizi spesso poco trasparenti. Bloccare queste pratiche, sottolineano, significa difendere non solo i diritti dei consumatori, ma anche l’immagine dell’isola.
Una tutela per la bellezza e la civiltà di Capri
Le strade e le piazze di Capri sono parte del suo patrimonio. Per l’Unione Consumatori, occupare scorci storici con attività promozionali improvvisate non è solo un abuso commerciale, ma un vero e proprio sfregio alla bellezza del luogo. Ripristinare il rispetto degli spazi pubblici significa tutelare anche l’identità culturale dell’isola, che rischia altrimenti di essere soffocata da un turismo aggressivo e disordinato.
Capri si unisce così a quelle località che, negli ultimi anni, stanno cercando di regolare l’afflusso turistico e le attività commerciali per garantire un’esperienza più autentica e rispettosa. L’ordinanza anti-petulanza non vieta il commercio, ma ne impone modalità più civili. Una scelta che, nel lungo periodo, potrà giovare sia ai visitatori che agli stessi operatori, tutelando l’equilibrio tra economia e vivibilità.