Ninni Cassarà e Roberto Antiochia, 37 anni fa la morte per mano della mafia

Cade oggi, 6 agosto, il 37° anniversario dell’uccisione del vicequestore Ninni Cassarà e dell’agente della Polizia di Stato Roberto Antiochia. I due morirono in un agguato mafioso il 6 agosto 1985.

Palermo li ha ricordati con una cerimonia tenutasi questa mattina presso la stele marmorea sita in piazza Giovanni Paolo II, a poca distanza da viale Croce Rossa, luogo dell’attentato. Alle ore 9.00, dunque, il Questore di Palermo ha deposto una corona di alloro a nome del Capo della Polizia, Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Prefetto Lamberto Giannini. Il tutto alla presenza dei familiari e delle autorità Civili e Militari.

Al termine della cerimonia Padre Massimiliano Purpura, cappellano della Polizia di Stato, ha celebrato una messa in suffragio delle vittime. La funzione si è tenuta presso la chiesa San Giuseppe Cafasso.

A seguire si è svolta una visita guidata presso il percorso della memoria ai caduti della Squadra Mobile della Questura di Palermo, sito nel complesso di “S. Elisabetta”. Presenti anche qui i familiari di Cassarà e le autorità Civili e Militari.

NINNI CASSARÀ E ROBERTO ANTIOCHIA, IL RICORDO NELL’ANNIVERSARIO DELLA MORTE

Per il loro estremo sacrificio, Cassarà e Antiochia, il 26 settembre 1986 sono stati insigniti della “medaglia d’oro al valor civile alla memoria”.

Presente alla cerimonia anche il sindaco Roberto Lagalla. “Oggi ricordiamo il sacrificio del vicequestore Ninni Cassarà e dell’agente della Polizia di Stato Roberto Antiochia – ha dichiarato -. Il fiuto investigativo di Cassarà è stato un punto di riferimento per il pool di magistrati antimafia e le sue indagini hanno avuto un ruolo di primo piano nell’istruzione del Maxiprocesso. Nel barbaro agguato di stampo mafioso di 37 anni fa perse la vita anche Antiochia, giovane agente del quale si ricorda il coraggio e lo spirito di abnegazione nel condurre indagini al fianco del commissario di polizia Beppe Montana prima e proprio di Cassarà in seguito”.  

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Redazione PL