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Niente sfiducia a Schifani, l’Ars boccia la mozione dell’opposizione

Il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani rimane in sella al governo. L’Ars ha infatti respinto la mozione di sfiducia presentata dall’opposizione nei confronti del governatore. In 41 hanno votato contro mentre 26 i favorevoli, dopo quasi cinque ore di dibattito.

Nel corso del suo intervento Schifani ha criticato l’opposizione per il clima creato e per il linguaggio usato dai leader dentro e fuori dall’aula. “Oggi la maggioranza ha dato prova di grandissima compattezza – ha dichiarato Schifani -, da parte dell’opposizione c’è stato un dibattito molto acceso. Era mio dovere ascoltare, però, ho riscontrato assenza di controproposta. Hanno contestato tutto, senza controproposta. Noi andiamo avanti, non ho mai avuto dubbi: abbiamo il diritto e il dovere di governare”.

“Fratelli d’Italia da asse portante del centrodestra conferma con coerenza la propria fiducia al presidente della Regione: siamo e resteremo al fianco di Renato Schifani e della sua azione alla guida del governo in Sicilia». Lo ha detto Giorgio Assenza, capogruppo all’Ars di FdI, motivando in aula il voto contrario del gruppo parlamentare alla mozione di sfiducia. “Andremo avanti insieme per tutta la legislatura e ribadiamo i risultati raggiunti da questo governo regionale in continuità con quello precedente: i dati economici sono positivi, i flussi turistici in notevole aumento, la Sicilia è diventata sempre più attrattiva anche per investimenti di grandi gruppi internazionali, molto è stato fatto per la stabilizzazione dei precari e altro ancora faremo in riferimento a quelli degli enti locali. Prendiamo atto del fatto che evidentemente le opposizioni hanno presentato questa mozione di sfiducia per dare una prova della propria esistenza in vita e constatiamo con grande dispiacere che il dibattito in aula è stato contraddistinto anche da insulti che non fanno certo onore a chi li ha proferiti”.

La reazione dell’opposizione

“È stata una seduta ridicola: un presidente della regione che usciva ed entrava dall’aula, e che addirittura a tratti dormiva – afferma il deputato regionale e leader di Controcorrente, Ismaele La Vardera -. Oggi abbiamo avuto la prova di una maggioranza talmente attaccata alla poltrona da tradire tutti quei siciliani che speravano e volevano tornare al voto. Io però non mi arrendo, davanti a tutti questi indagati e ad un presidente che non è capace di assumersi le sue responsabilità continuerò il mio lavoro di opposizione coerente, nella speranza che si vada al voto al più presto”.

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Redazione PL