Dall'Italia

Dpcm ed esodo di Natale: boom di prenotazioni per rientrare prima del 21

Il Governo ha deciso di mantenere anche per le feste di Natale la linea del rigore. Lo ha anticipato lo stesso Giuseppe Conte nella sua rituale conferenza stampa, e poi lo ha confermato firmando nella notte il nuovo Dpcm. Come era stato ampiamente annunciato nei giorni precedenti, tra i provvedimento inseriti nel Decreto c’è anche il divieto di spostamenti tra le Regioni dal 21 dicembre al 6 di gennaio 2021.

ORGANIZZARSI PER TORNARE A CASA

Per eludere le regole imposte, gli italiani hanno subito cominciato ad organizzarsi per tornare a casa prima del 21 dicembre, la data che segna l’entrata in vigore delle nuove disposizioni. Così come, del resto, era già avvenuto durante la prima ondata di Covid, quando le bozze del Dpcm vennero anticipate, e provocarono l’assalto dei meridionali alle stazioni ferroviarie. Anche questa volta, poco dopo il discorso di Conte, le prenotazioni dei treni hanno subìto un’impennata, e nel giro di qualche ora si sono cominciati a registrare i primi “tutto esaurito”. Secondo i dati riportati dal Messaggero, tre Frecciarossa per il 18 dicembre da Roma a Lecce sono già completamente pieni, cosi come alcune tratte Milano-Reggio Calabria del 20 dicembre.

ANCHE BUS A LUNGA PERCORRENZA E AEREI

Non solo i treni ma anche i bus a lunga percorrenza stanno esaurendo velocemente i posti liberi in vendita. Ad esempio la compagnia Flixbus ha finito i posti sulla tratta Milano-Napoli del 19 dicembre e rimangono pochissimi biglietti per Roma. Ma ci saranno rientri anche in aereo. Alitalia ha fatto sapere che le prenotazioni per volare nella settimana 14-20 settembre hanno determinato un aumento del 50%. Per quanto riguarda gli spostamenti in auto, potrebbe arrivare una ordinanza di Musumeci per controllare a Messina i passaggi dello Stretto. Per le vacanze di Natale dell’anno scorso, quando non c’era il Covid, si spostarono 10 milioni di persone. Probabilmente i numeri di quest’anno saranno di gran lunga inferiori, ma con i rientri c’è comunque il rischio concreto di vanificare tutti gli sforzi fatti sin ad ora e di ricominciare daccapo, come ha spesso ricordato l’infettivologo Massimo Galli.

IN SICILIA POTREBBERO TORNARE IN SESSANTA MILA

I siciliani che per Natale potrebbero rientrare in Sicilia potrebbero essere sessanta mila, quanto quelli che si registrarono nel portale della Regione nell’esodo di marzo. Probabilmente adesso saranno meno. ma di sicuro saranno tanti quelli che aggireranno il nuovo Dpcm, e passeranno le vacanze di Natale in famiglia. Ieri l’assessore alla Salute Ruggero Razza ha riunito il Cts regionale per studiare l’argine da preparare per difendere il sistema sanitario e sociale. Si pensa a tamponi per tutti all’arrivo, oppure quarantena. Anche le prefetture e le questure si stanno organizzando per mettere in campo un protocollo adatto alla situazione.

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Pippo Maniscalco