Politica

Musumeci «Obiettivo: minimo di turismo a giugno. Sono in trincea…»

La Sicilia ha tanta voglia di ripartire mettendosi alle spalle la bruttissima parentesi portata dal Coronavirus. Almeno, la fase più critica di questa storia tragica. Dopo le ottime notizie riguardanti la curva dei contagi che scende sempre più in picchiata, i siciliani, come tutti gli italiani, hanno messo nel mirino le riaperture che contraddistingueranno la seconda fase della lotta al Covid-19. Nello Musumeci, governatore della Regione Siciliana, si è dilungato sulla “Fase 2” parlando, anche, della possibilità di riaccogliere i turisti nel mese di giugno. Ovviamente se tutte le circostanze contingenti saranno ottimali.

LE PAROLE DI MUSUMECI

Il politico, governatore della Regione Siciliana, ha rilasciato una lunga intervista sulle frequenze di RadioUno. Ecco le parole di Nello Musumeci:

“Vogliamo sperare che a giungo, se si apre il passaggio da una Regione all’altra, si possa attivare un minimo di turismo. Se supereremo questo limite di blocco, in Sicilia saremo felici di ricevere chi proviene dalle altre regioni d’Italia, certo non possiamo pensare a un turismo straniero: ovviamente chi arriverà nell’isola si dovrà sottoporre alla misurazione della temperatura, dovrà mostrare l’autocertificazione e dovrà rispettare tutte le misure di sicurezza. “Al governo chiediamo linee generali all’interno delle quali i governatori, che concordano tutti sulla necessità di riaprire, si possono muovere in base alle esigenze dei territori. Sono convinto che da Roma arriverà il disco verde che consentirà di muoverci in base alla curva epidemiologica dei nostri territori”.

Voglia di ripartenza: “Al governo chiediamo linee generali all’interno delle quali i governatori, che concordano tutti sulla necessità di riaprire, si possono muovere in base alle esigenze dei territori. Sono convinto che da Roma arriverà il disco verde che consentirà di muoverci in base alla curva epidemiologica dei nostri territori. Alcune attività potevano essere aperte il 4 maggio – ha aggiunto – Per noi, per esempio, possono aprire saloni di parrucchiere e barbiere e anche i piccoli negozi al dettaglio. Io non ho mai fatto una ordinanza non compatibile, a parte qualche piccola forzatura, con le disposizioni dell’unità di crisi nazionale”.

Musumeci diviso: “Sto in trincea, al centro dei due partiti: ‘aprite tutto’ e ‘tenete tutto chiuso’. Per fortuna in Sicilia con la linea del massimo rigore e della fermezza abbiamo chiuso e ridotto gli accessi del ‘94% da cielo, mare e via terra: questo ci ha consentito di potere salvare il salvabile. Meno di 300 vittime che comunque sono una sconfitta per tutti, 2.200 positivi e poche decine in terapia intensiva. Ma guai a pensare che la partita sia vinta perché il virus è ancora qui in Sicilia”.

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Published by
Andrea Mari