Musumeci all’Ars: «Il Covid-19 peserà sul futuro della Sicilia»

Nello Musumeci, governatore della Sicilia, ha esposto all’Ars la sua relazione di metà legislatura. L’intervento, ovviamente, è stato dedicato alle vittime del Coronavirus che è diventato l’argomento centrale di discussione. Un problema, quello della malattia virale, che peserà sul futuro dell’isola e di tutta l’Italia.

LE PAROLE DI MUSUMECI

Ecco le parole di Nello Musumeci, governatore della Regione Siciliana:

“Troppo presto per tentare una prima stima dell’epidemia alla fragile economia della nostra isola. Ci sarà tempo per le analisi degli esperti e i confronti del prima e del dopo. Parecchi obiettivi sono stati raggiunti e altri che attendono di essere attuati nella seconda metà di questa legislatura, ma sulle iniziali prospettive programmatiche stanno pesando e peseranno le conseguenze disastrose dell’epidemia influenzale. Una delle prime iniziative è stata l’apertura di un confronto con il governo nazionale sul rapporto finanziaria fra Stato e Regione che ha portato fra l’altro a spalmare il disavanzo in trent’anni e non in tre”.

Gli obiettivi raggiunti: “Attenzione al patrimonio immobiliare, individuando 150 beni da dismettere. Abbiamo creato un piano di investimenti per Comuni ed ex-Province, attivando un proficuo confronto con l’Anci abbiamo istituito l’Ufficio di coordinamento per le isole minori, abbiamo recepito le disposizioni contenute nella legge Madia stabilizzando 7.746 precari degli enti locali, abbiamo impresso un’accelerazione alle misure di sostegno agli investimenti nel settore agricolo, con particolare attenzione ai giovani imprenditori e siamo arrivati ad essere la prima regione in Italia per numero di aziende biologiche”.

Passaggio sulle Zes: “Sono state garantite misure di sostegno ai lavoratori delle aree di crisi di Termini Imerese e di Gela – ha aggiunto – abbiamo stanziato 525 milioni di euro per eseguire 1.576 interventi per la messa in sicurezza delle scuole, abbiamo sostenuto il rafforzamento fra scuola ed università e fra mondo dell’istruzione e mondo del lavoro. Abbiamo fatto ripartire gli scavi archeologici, abbiamo contribuito al restauro di 40 chiese e 10 palazzi storici. Abbiamo varato il piano di contrasto alla siccità ed un piano
per la manutenzione e pulizia di circa 80 fiumi e corsi d’acqua”.

Ultimo argomento toccato è stato il turismo: “Parlando di beni culturali non posso non presentare il nuovo assessore Alberto Samonà, siciliano di Palermo. Gli auguro un buon lavoro e sono sicuro che saprà farsi apprezzare per la competenza, la sobrietà e l’entusiasmo che mette nell’esercizio del suo ruolo”.

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Published by
Redazione PL