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Mirri annuncia la casa del Palermo e torna in sella Di Piazza

Per l’Us Città di Palermo, quello che ci ha fatto a tutti divertire e che fatturava circa 66 milioni di euro, ritengo che il centro sportivo non fosse mai stato una priorità. Con lo stadio chiuso– continua Mirri – a causa del Covid fatturiamo 0. Però io, Dario Mirri, e Tony Di Piazza vogliamo realizzare il centro sportivo. I nostri cugini del Catania continuano a resistere perché hanno una buona base immobiliare. Il centro sportivo diventa un fondamento principale per il Palermo”. Musica e parole del patron del Palermo FC quelle dirette alle orecchie popolo rosanero. Finalmente, anche la squadra del capoluogo siciliano, alle porte della sua cintura comunale – Torretta dista poco più di 20 km – potrà vantare una casa tutta sua.

UN RAPPORTO RICOMPOSTO

Ma non è soltanto il riferimento alla costruzione del centro sportivo a confortare. Perchè dopo il periodo di buriana, il fatto che il direttore generale della Damir abbia fatto riferimento al suo vice Tony Di Piazza è più che un dettaglio. Quello che pochi mesi fa sembrava essere un rapporto compromesso, destinato a risolversi nelle aule dei Tribunali pare essersi definitivamente ricomposto. Un riavvicinamento importante nell’ottica futura, ancor di più perchè in pratica reso ufficiale  nel corso dell’ultima conferenza stampa del presidente Dario Mirri. Quella per l’appunto riguardante il nascituro centro sportivo. Armonia e unità d’intenti tra chi detiene le quote della Hera Hora come condizione imprescindibile per gettare le basi per un un club sempre più forte e vincente.

Il terreno del Comune di Torretta dove nascerà il nuovo centro sportivo del Palermo FC

LE CORRENTI DI PENSIERO

Riavvolgendo il nastro, qualche timido dissapore tra i due imprenditori era già stato ravvisato durante l’arco del torneo scorso. La deflagrazione dei primissimi giorni di giugno colse tutti di sorpresa o quasi.  Il Palermo, causa pandemia, aveva ottenuto la promozione in C senza disputare le ultime sei gare di campionato e l’atmosfera che si respirava non era certamente quella di un trionfo, anzi. Divergenze di vedute riguardanti il calciomercato, accompagnate dalla convinzione di non essere tenuto in debita considerazione nelle decisioni più importanti in seno al club, fecero storcere la bocca a Di Piazza. Da quì alla formazione delle due fronde, il passo fu breve. L’italo americano, più comunicativo grazie anche ad un assiduo utilizzo dei social, attirò dalla sua parte tanti tifosi pronti a sposarne la causa. Ma non mancarono i critici, pronti a condannarlo soprattutto in seguito alle annunciate dimissioni dall’SSd Palermo, accompagnate da veri e propri sfoghi sui social media.

IL FANTASMA DI TACOPINA

Insomma, una situazione poco funzionale al progetto e che lo stesso Tony Di Piazza provò a smorzare cancellando i post dello scandalo dalla sua bacheca Facebook. Purtroppo però la ferita era ormai aperta, tanto che, quando uscì fuori il nome del patron del Venezia, Joe Tacopina, nulla sembrava potesse servire per risanarla. A dire la sua fu chiamato anche Rinaldo Sagramola, che sull’argomento non ebbe dubbi.

LA POSIZIONE DI SAGRAMOLA

«Era il 22 gennaio – raccontò l’ad rosanero – ed in quella occasione l’avvocato informò Dario dell’interesse di Joe Tacopina per il Palermo. Usciti dallo studio dell’avvocato, Mirri riferì, immediatamente, insieme alla sua ferma contrarietà, a Di Piazza. Quest’ultimo si disse già informato della cosa perché aveva già avuto contatti con lo stesso Tacopina”. Con il 40% detenuto da Tony Di Piazza, molti considerarono quelli allora in atto come giochi di potere in progress. La storia recente parla di un Tony Di Piazza quasi sparito dai radar ma che adesso, per bocca del presidente Mirri, nel giorno in cui viene annunciata la costruzione del Centro Sportivo torna a essere di diritto pieno protagonista del Palermo FC.

Se volete approfondire la notizia cliccate qui: Mirri sul centro sportivo: “Presenteremo il progetto entro marzo, ho coinvolto anche Di Piazza” (rosanerolive.it)

Published by
Alfredo Minutoli