Ministero dell’ambiente, decreto salva fogne: polverina obbligatoria nell’olio di frittura esausto | Lo solidifica all’istante come un mattone

Olio frittura (Pexels) PalermoLive
Esistono nuovi metodi per evitare di gettare l’olio della frittura in modo che inquini. Basta una polverina.
Le nostre abitudini quotidiane, spesso inconsapevolmente, contribuiscono in modo significativo all’inquinamento ambientale. Un esempio comune è l’uso eccessivo di plastica monouso. Bottiglie d’acqua, sacchetti, imballaggi alimentari finiscono per accumularsi nelle discariche e, peggio ancora, nei nostri mari, danneggiando la fauna marina e rilasciando microplastiche dannose.
Un’altra abitudine dannosa è lo spreco di acqua. Lasciare il rubinetto aperto mentre ci si lava i denti o si fa la doccia per tempi prolungati comporta un inutile consumo di una risorsa preziosa. Piccole azioni come chiudere il rubinetto quando non necessario e riparare le perdite possono fare una grande differenza.
Anche il modo in cui gestiamo i rifiuti ha un impatto notevole. Non effettuare correttamente la raccolta differenziata porta a un aumento dei rifiuti indifferenziati, che richiedono più spazio nelle discariche e possono rilasciare sostanze inquinanti nel terreno e nell’aria.
Le nostre abitudini di consumo energetico giocano un ruolo cruciale. Lasciare le luci accese in stanze vuote, utilizzare elettrodomestici energivori e non ottimizzare il riscaldamento o il condizionamento contribuiscono all’aumento delle emissioni di gas serra. Scegliere lampadine a basso consumo, spegnere gli apparecchi quando non utilizzati e isolare adeguatamente le nostre case.
Attenzione all’olio esausto
Gettare l’olio fritto nel lavandino è un gesto con gravi conseguenze ambientali. L’olio, essendo idrofobo, non si mescola con l’acqua e tende a formare una pellicola impermeabile che riveste le tubature domestiche e le fognature. Questo può causare intasamenti significativi, rallentando o bloccando il flusso delle acque reflue.
Una volta raggiunto l’ambiente, l’olio fritto inquina le acque superficiali e sotterranee, creando una barriera che impedisce l’ossigenazione e danneggiando la flora e la fauna acquatica. Inoltre, negli impianti di depurazione, la presenza di olio rende più complesso e costoso il processo di trattamento delle acque.
La polverina per smaltire l’olio
La frase”Haiyu Shorizai” si traduce in giapponese come “agente di trattamento dell’olio esausto”. Si tratta di una polvere utilizzata per solidificare o saponificare l’olio da cucina usato, rendendone più semplice e sicuro lo smaltimento domestico.
In Giappone, dove la consapevolezza ambientale è elevata l’uso di Haiyu Shorizai è piuttosto diffuso e considerato un metodo pratico per lo smaltimento responsabile dell’olio fritto. Funzionano tipicamente aggiungendo la polvere all’olio ancora caldo, mescolando e attendendo che si solidifichi o si trasformi in una sorta di sapone, che può poi essere smaltito come rifiuto solido.