MINISTERO DELL’AMBIENTE – Aria condizionata: 3.000€ di multa se non hai il libretto CIRCE, ispezioni a tappeto | Ti massacrano
aria condizionata (pexels) - palermolive
L’estate esplode e con lei i controlli: ecco cosa rischi se il tuo climatizzatore non è in regola.
Il caldo è arrivato prima del previsto. Con temperature che già a inizio giugno sfiorano i 35 gradi in molte città italiane, milioni di cittadini hanno acceso i condizionatori nel tentativo di trovare sollievo.
Un gesto semplice, quasi automatico, che però potrebbe costare caro. Dietro al fresco che esce dalle nostre unità interne si nasconde infatti un obbligo poco conosciuto ma severamente controllato.
La gestione degli impianti di climatizzazione non è solo una questione di comfort, ma anche di normativa ambientale. E ogni estate, puntualmente, tornano i controlli delle autorità competenti per verificare che i cittadini rispettino tutte le regole previste dalla legge. Alcuni lo ignorano, altri lo rimandano per anni: il risultato, però, può essere un salasso.
In molti casi, chi installa un climatizzatore in casa o in ufficio non è a conoscenza degli obblighi documentali che ne conseguono. Non basta farlo montare da un tecnico qualificato o preoccuparsi della manutenzione: esiste un documento specifico da compilare e tenere aggiornato. E se non ce l’hai, sei in difetto.
L’obbligo che molti ignorano (ma che può costarti migliaia di euro)
Si chiama libretto di impianto di climatizzazione. È un documento obbligatorio per legge che serve a certificare l’esistenza, le caratteristiche tecniche e la corretta manutenzione degli impianti termici, inclusi quelli destinati al raffrescamento. Ogni climatizzatore fisso installato, in casa o in ufficio, deve essere censito e accompagnato da questo libretto.
I controlli vengono effettuati dagli enti regionali preposti, e ogni Regione ha il proprio sistema di registrazione: CIRCE per il Veneto, SIRE per il Trentino, e così via. Il problema è che, se all’atto del controllo il libretto non risulta presente o aggiornato, la sanzione può arrivare fino a 3.000 euro. Una cifra enorme se paragonata al costo – ben più contenuto – della regolarizzazione.
Come mettersi in regola (prima che sia troppo tardi)
Chi risulta sprovvisto del libretto obbligatorio, oltre a dover pagare la multa, è tenuto a sanare immediatamente la propria posizione. Questo significa far accatastare correttamente l’impianto e affidarsi a un’azienda abilitata per la redazione del libretto. L’installazione di un nuovo impianto rappresenta una buona occasione per mettersi in regola fin da subito, richiedendo al fornitore anche il rilascio del documento.
In alternativa, se l’impianto è già esistente, si può procedere con la sola redazione del libretto da parte di tecnici autorizzati. Argenta srl, ad esempio, è abilitata per CIRCE in Veneto e per SIRE in Trentino e può fornire tutte le informazioni necessarie, oltre ad occuparsi direttamente della pratica. Con l’estate ormai alle porte e le ispezioni già attive in diverse province, il consiglio è quello di non aspettare: il rischio è di passare da un’estate fresca… a una stangata bollente.