Cronaca di Palermo

Mega Centro direzionale, colpo di scena: progetto al terzo classificato

Per molti la vicenda ha da tempo assunto le caratteristiche dell’ennesima farsa. Già, perchè del nuovo Mega Centro Direzionale della Regione, destinato a vedere la luce in via Ugo La Malfa a Palermo, se ne parla ormai da tempo. Rendering, progettazioni, pareri contrastanti in sede politica, avalli, bocciature e smentite hanno caratterizzato la gestazione di un’opera che, oggi, si arricchisce di un nuovo improvviso capitolo.Dopo un parere sorprendente dell’Avvocatura dello Stato che aveva considerato legittima l’assegnazione della gara di progettazione ad un architetto che è risultato aver più volte collaborato con il presidente di Commissione, la stessa avvocatura dello Stato ribalta, su insistenza della Regione, il suo parere ma trova il modo di non smentirsi.

I TERZI SARANNO I PRIMI

Uno sviluppo inatteso (?), che costringerà il dirigente generale della Regione, in raccordo con il Rup, a preparare un provvedimento che stravolgerà l’esito della gara. Verrà escluso il primo, il secondo e il quarto classificato per assegnare, d’ufficio, la progettazione del Mega centro al terzo classificato.

ITALIANI AL COMANDO

Di fatto la gara per la progettazione del Centro si conclude con la ‘cacciata’ dei francesi nonostante il presidente di Commissione fosse proprio un grande architetto francese. Il terzo classificato, infatti, è un raggruppamento di studi a trazione italiana ovvero: Studio Transit, Valle Progettazioni, Studio Faraone, Studio Cangemi dei F.lli Cangemi Ing. Antonio e Arch. Agostino, United Consulting, B+G Ingenieure Bollinger und Grohmann, Bollinger + Grohmann Ingegneria, Gae Engineering, Studio A&P Architettura Del Paesaggio Società Tra Professionisti, Vamirgeoind e Fabio Roncato.

Uno dei rendering del Mega Centro direzionale della Regione

PALERMO AVRA’ IL SUO GRATTACIELO?

Il progetto sviluppa una tipologia specifica poiché si tratta di una torre di altezza considerevole e dalla forma molto caratterizzata, generata da un corpo basso di impianto ellittico. La torre si sviluppa a partire da una fascia bassa di forma ellittica, ad anello, che genera uno spazio centrale aperto che interpreta bene il tema dello spazio pubblico urbano. Il volume svettante della torre configura uno skyline unico e molto riconoscibile, con una interessante soluzione del trattamento delle facciate e uno sviluppo volumetrico di tipo aerodinamico.

PROGETTO INTEGRATO CON IL SISTEMA TRASPORTI

Questa proposta, molto originale per forme e trattamento dei materiali, si iscrive in modo unico nel paesaggio urbano della Città, e si distingue per riconoscibilità e iconografia. Nella seconda fase progettuale sono stati approfonditi gli aspetti strutturali e tecnologici relativi alle lamelle di facciata. Così come è stato approfondito il rapporto del Centro con il sistema ferroviario esistente. Infine sono stati approfonditi i flussi ed i percorsi. La Commissione ha apprezzato lo sviluppo degli aspetti tecnici ed economici di questa seconda fase del progetto mantenendo qualche perplessità sugli aspetti della manutenzione del sistema delle facciate e degli schermi solari.

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Redazione PL