Economia

Le mascherine FFP2 made in Sicily arrivano in farmacia: siglato l’accordo

Le mascherine Ffp2 prodotte dalle imprese siciliane arrivano in farmacia: si parte con una fornitura di 150mila pezzi settimanali con l’obiettivo di incrementare successivamente i volumi. È questo il risultato dell’accordo siglato il 5 febbraio, presso la sede degli industriali di Palermo. A firmarlo il presidente di Sicindustria, Gregory Bongiorno, quello del distretto Meccatronica, Antonello Mineo, e Roberto Tobia di Federfarma Palermo.

Il protocollo permetterà di tutelare, a un prezzo competitivo, la produzione made in Sicily di Dpi. Allo stesso tempo si garantisce la tracciabilità dei prodotti, rifornendo le farmacie di mascherine certificate, di qualità e a “chilometrozero”. Con tutto ciò che ne deriva in termini di risparmio relativo ai costi accessori.

Premio per la capacità di reazione delle imprese siciliane

“Le imprese siciliane – ha detto Bongiorno – hanno dato ancora una volta testimonianza della propria capacità di reazione. È per questo che sono particolarmente contento di aver sottoscritto un accordo che garantirà non solo un ulteriore canale di sbocco per i dispositivi prodotti in Sicilia attraverso le farmacie, ma anche un incontro diretto tra le imprese che, attraverso Sicindustria, potranno approvvigionarsi direttamente dai produttori risparmiando sui tempi e sui costi. Ma non solo. Questo accordo è, infatti, un modo anche per premiare chi ha saputo in un momento di enorme difficoltà rimettersi in gioco, dando così un futuro a impresa e lavoratori”.

“Con questo accordo – ha spiegato Tobia – le farmacie territoriali di Palermo e provincia da un lato si assicurano una fornitura tempestiva e continua garantendo una disponibilità più ampia di mascherine e un servizio più efficiente nell’ambito del protocollo sottoscritto per la vendita delle Ffp2 a prezzo calmierato a 75 centesimi; dall’altro, contribuiscono a sostenere l’attività e i livelli occupazionali delle imprese locali del Distretto della Meccatronica offrendo una prospettiva di continuità per il futuro. Dopo questo primo passo, l’intento è quello di estendere la convezione a tutte le farmacie siciliane e anche a quelle nazionali”.

“Si tratta di un risultato importante – ha concluso Mineo – che valorizza lo sforzo compiuto dalle imprese sin dal primo periodo pandemico. Rispondendo a una precisa sollecitazione, infatti, le aziende hanno riconvertito i propri impianti per produrre dispositivi anti-Covid19. In questi due anni, però, il loro sforzo non è certamente stato ripagato dalle istituzioni che hanno continuato a rifornirsi di Dpi cinesi. Adesso, come Distretto abbiamo fatto richiesta alla struttura commissariale nazionale per poter essere inseriti nell’albo dei fornitori”.

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Redazione PL