Accusa malore dopo una partita di calcetto: 34enne muore alla Noce

Era abituato, Damiano La Marca, giovane di appena 34 anni, a giocare a calcetto. Ma, questa volta, il ritorno a casa è stato funesto. Un amico racconta che, a fine gara, il giovane non stava tanto bene, ma nulla lasciava presagire ciò che di li a poco si sarebbe consumato. Quello che sembrava un banale malore, ben presto si è trasformato in un dramma, con la moglie che, capita la gravità della situaizone ha immediatamente allertato il 118. Niente da fare per il povero Damiano, spirato poco dopo la mezzanotte nella sua casa di via Pietro Tondù a due passi da piazza Noce.

Il sorriso di Damiano, giovane troppo presto strappato alla vita

34 APPENA COMPIUTI, SPOSATO E PADRE DI UNA BAMBINA

Un infarto, è questa che, si presume possa essere stata la causa del decesso. Sul posto è intervenuta anche la polizia, in supporto ai soccorritori. Damiano era molto conosciuto nella zona, ed è per questo che presso casa sua, appresa la notizia si è presto radunata una folla composta di persone del quartiere. Lavorava nell’autosalone del padre in via degli Emiri: “Lamarca Auto”.  Damiano aveva compiuto gli anni un mese fa, era sposato ed era padre di una bambina. 

CORDOGLIO SUI SOCIAL

“Un ragazzo solare e allegro” commenta chi lo ha conosciuto. Cordoglio anche sui social, dove, sulla sua bacheca, nella cui copertina campeggia una foto con sua moglie e sua figlia c’è chi scrive: “Tristezza infinità ma io ti voglio ricordare sempre sorridente, sempre presente per gli amici, ogni tua parola finiva con il ridere, mi mancherà il modo come mi chiamavi “Pino”, mi mancherà il giocare insieme al calcio“. Questo il ricordo di Giuseppe.

Amico mio – ricorda invece Felice – l’unica cosa che mi viene da fare è piangere. Ho tanta rabbia perchè fino ha ieri ho avuto il piacere di vederti e di averti dentro il negozio. Il ricordo di te sempre con il sorriso e la battuta sempre pronta non andrà mia via. Sei stato una splendida persona che si è sempre fatto in quattro per la propria famiglia”. Svegliarmi e aprire Facebook – commenta Rossella – e come primo post trovare la tua foto e leggere che sei diventato un angelo, non si può! Speravo che fosse solo uno scherzo, sono rimasta bloccata a guardare la foto e le lacrime scendevano sole. Non dovevi andare via così presto, non è giusto. Eri un ragazzo solare e allegro. Saretta e Manu per te erano due principesse. Dami da lassù vegliale, aiutale a reggere questo dolore straziante”.

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Redazione PL