Lutto nel giornalismo, è morto Alessandro Vento: creatore dell’app palermitana Sallo!

Lutto nel mondo del giornalismo. È scomparso prematuramente, dopo una breve malattia, Alessandro Vento, 45 anni, giornalista originario di Erice (Trapani). 

Chi era Alessandro Vento

Giornalista professionista e informatico, esperto di sistemi editoriali, Alessandro ha lavorato in molti Paesi, dagli Stati Uniti alla Lituania, con la società D-Share, venduta nel 2019 all’Agi (Eni). Suo il sistema editoriale di Repubblica.it e l’introduzione tecnica del colore al Corriere della Sera. La sua ultima creazione è stata l’innovativa app di informazione Sallo!, nata a Palermo e fondata nel 2022, di cui era editore.

Il ricordo dei colleghi: “Compagno di tutti noi. Non si fermava mai”

Tanti i colleghi che in queste ore ricordano l’amico e il giornalista, facendo memoria della grande dedizione e passione per il suo lavoro che ha sempre portato avanti, anche negli ultimi difficili mesi. 

“È volato via veloce. Più veloce della tempesta che qualcuno avrà mandato per disseminare di lacrime Milano. Una tempesta impetuosa ma che non sa esprimere tutta l’adorazione che nutro per non aver potuto fare proprio niente per salvarlo. Milano, la stessa Milano madre e matrigna che ci ha accolto e a cui tanto siamo legati. Scrivo in un momento di sconforto, di dolore sordo dopo averlo salutato per l’ultima volta. Avrei voluto chiedergli se era uno di quegli scherzi che mi combinava”

“Alessandro Vento detto Wind se n’è andato stanotte portandosi dietro le sue idee e le sue visioni. Compagno di strada per molti di noi nei giornali, ha lavorato nei grandi gruppi, da Rcs al Sole, soprattutto nell’area digitale. Suo il formidabile sistema editoriale di Repubblica.it, venduto in tutto il mondo. In meno di due anni la Bestia se l’è portato via, ma in questi mesi Ale non si è mai fermato, lavorando su start up come Sallo!, sulle applicazioni dell’intelligenza artificiale. Era giovane dentro e fuori, non si fermava mai: ma un giorno di giugno ha cancellato tutti gli appuntamenti per giocare a basket con i due figli. Ingiusto, porca miseria”. 

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Cristina Riggio