Salute e Famiglia

Incubo “Long Covid” per chi guarisce dal virus preso anche in forma lieve

Attenzione, perchè a opprimere i contagiati oltre al Covid c’è anche il Long Covid, ovvero lo strascico della malattia stessa. La sindrome, sviluppata da alcune persone dopo la guarigione dal Covid19 porta diversi sintomi. Come stanchezza cronica, respiro corto, tosse secca, mal di testa, difficoltà cognitive e viene ormai riconosciuta come condizione altamente debilitante. Una condizione la cui durata e risoluzione appare piena di ombre alla stessa scienza. Motivo in più per sottolineare un concetto basilare: contrarre il Covid, anche in forma non grave, significa comunque esporsi a rischi a lungo termine non conosciuti.

LE STATISTICHE NEGLI USA E IN UK

Negli Stati Uniti, studi recenti indicano che almeno un quarto dei guariti dal Covid 19 accusano sintomi a lungo termine. Nel Regno Unito si è invece parlato del 13,7% dei pazienti guariti. In termini di persone malate e bisognose di cure, sono numeri piuttosto alti. Anche perché non si è ancora ben capito come affrontare questa sindrome, che appare multisistemica e diversa da un individuo all’altro. A quanto pare non si tratta di Covid, del quale l’organismo si è già sbarazzato, ma potrebbe trattarsi dell’effetto di alcuni frammenti virali rimasti in circolazione. Oppure di una reazione autoimmune del sistema immunitario.

LE BUONE NOTIZIE

La buona notizia è che non si tratta di un evento raro. Spesso le malattie da infezione virali portano con sè strascichi dopo la guarigione ufficiale. La scienza è al lavoro sulla riabilitazione e il trattamento di questi pazienti e sono state riscontrate analogie tra il long covid e la sindrome da fatica cronica, CFS o encefalomielite mialgica. Si stanno sperimentando trattamenti farmacologici e c’è un’altra buona notizia: molti pazienti si sentono meglio dopo il vaccino, come se questo contribuisse a liberarli delle ultime tracce del Covid dal loro corpo.

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Redazione PL