“Lo avete ammazzato voi, non dovete avere pace”. È il grido di rabbia da parte dei familiari di Samuele Fuschi, il ragazzo di 38 anni morto a Palermo giovedì scorso dopo essere caduto con lo scooter a causa di una buca in viale Regione Siciliana, i cui funerali si sono tenuti questa mattina nella chiesa di San Francesco Saverio all’Albergheria.
Poche parole da parte del parroco, don Massimiliano Lo Chirco, ma incisive. Un messaggio lo dedica a Alessio, il figlio più grande di Fuschi: “Ho visto l’intervista – ha detto il sacerdote – dove dicevi che ti vuoi occupare delle tue sorelle. occupati anche della tua fede. In quella fede devi sostenere sì la tua famiglia ma prima di tutto te stesso. Questo momento di dolore – ha continuato don Lo Chirco – lasciatelo riempire dalla fede. Proprio ieri abbiamo celebrato la Pentecoste, la discesa dello Spirito Santo che deve rinnovare la terra ma mi sa tanto che questa terra non la vogliamo rinnovare, le cose piacciono già così come sono“.
Poi un messaggio ai figli del povero Samuele: “Alessio, Sofia, Sara, Clarissa a partire da questa morte di papà impegnatevi a portare il frutto, non uno qualsiasi ma i frutti quelli belli, buoni anche per questa città che sembra quasi dimenticarsi di tutti i suoi abitanti. Quasi sembra non ci voglia, ma invece non è così. Mancano i testimoni coraggiosi di bellezza, di giustizia, di misericordia, di pietà“.
” Fatevi forti – conclude il sacerdote – perché Dio è vicino a chi ha il cuore ferito”. Un intero quartiere ha voluto salutare Samuele, tante le persone presenti sia in chiesa che all’esterno. All’uscita della bara fuochi d’artificio, applausi e colombe bianche lasciate libere di volare e che hanno accompagnato il grido di dolore di un’intera famiglia per la scomparsa di Samuele, una morte che si poteva evitare.
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Foto di Palermo Live