Lavoro, non solo ‘rientro dei cervelli’ – Giorgetti vola alto: 4.000€ a fine anno a milioni di lavoratori | Soldi facili e sicuri

Rientro dei cervelli - fonte pexels - palermolive.it

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Una misura che incentiva il rientro dei migliori cervelli, nel nostro Paese, stanno rientrando in massa

La Legge di Bilancio 2025 (n. 207/2024) conferma, anche per il triennio 2025-2027, la misura di riduzione dell’imposta sui premi di produttività per i lavoratori dipendenti del settore privato. La disposizione, inserita all’articolo 1, comma 385, prevede il passaggio dell’aliquota sostitutiva dall’attuale 10% al 5%, con l’obiettivo di incentivare la produttività e la partecipazione dei lavoratori agli utili d’impresa.

La norma ribadisce che i premi di risultato e le forme di partecipazione agli utili d’impresa possono essere assoggettati a un’imposta sostitutiva dell’IRPEF e delle relative addizionali (comunale e regionale) nella misura agevolata del 5%. Questa tassazione ridotta si applica però entro un tetto massimo di importo imponibile pari a 3.000 euro lordi annui, elevabile a 4.000 euro in presenza di forme di coinvolgimento paritetico dei lavoratori nell’organizzazione del lavoro.

Il beneficio fiscale è riservato ai lavoratori dipendenti del settore privato con un reddito complessivo da lavoro dipendente non superiore a 80.000 euro nell’anno precedente. Rimangono quindi esclusi dalla misura coloro che superano tale soglia, indipendentemente dall’importo del premio erogato.

Affinché il premio possa beneficiare del regime agevolato, è necessario che le somme siano previste da contratti aziendali o territoriali stipulati da organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative a livello nazionale, oppure da rappresentanze sindacali aziendali o unitarie. Inoltre, la corresponsione deve essere collegata a incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza o innovazione, che siano chiaramente misurabili e verificabili.

Obbligo di deposito degli accordi

Un altro punto fondamentale è il deposito degli accordi presso il Ministero del Lavoro, secondo le modalità stabilite dal Decreto Ministeriale del 25 marzo 2016. Questo passaggio è essenziale per il riconoscimento della detassazione e garantisce la trasparenza e la tracciabilità degli obiettivi legati ai premi.

L’Agenzia delle Entrate ha più volte chiarito alcuni aspetti applicativi della normativa. Ad esempio, con la risposta a interpello n. 265/2022, ha precisato che gli obiettivi di produttività devono essere raggiunti singolarmente da ciascuna impresa all’interno di un gruppo, non essendo sufficiente il conseguimento del risultato a livello collettivo.

Premio produzione - fonte pexels - palermolive.it
Premio produzione – fonte pexels – palermolive.it

Tempi di applicazione del beneficio

Secondo la risposta a interpello n. 456/2019, la detassazione si applica nel periodo successivo alla stipula dell’accordo, quando cioè si verifica l’effettivo incremento di produttività o miglioramento previsto. È quindi fondamentale che l’azienda sappia definire in modo preciso i parametri e il periodo di misurazione degli obiettivi.

L’ultima circolare dell’Agenzia delle Entrate in materia (n. 5 del 7 marzo 2024) ha ulteriormente ribadito la necessità di obiettivi chiari, misurabili e verificabili, confermando l’interpretazione già fornita in passato. Sono attesi nuovi chiarimenti applicativi, che potrebbero arrivare nei prossimi mesi per aiutare imprese e professionisti a muoversi con maggiore certezza nel rispetto della normativa.