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Lando Buzzanca, parla il figlio: “Papà c’è ancora, ma la sua testa non c’è più”

Hanno fatto scalpore le parole del dotto Fulvio Tomaselli sulle condizioni di salute di Lando Buzzanca. L’attore palermitano, ricoverato in una Rsa dopo un incidente domestico, sarebbe ora ricoverato al Gemelli per denutrizione e piaghe da decubito. Condizioni di salute per le quali il medito addita le “amorevoli cure” della struttura dove risiede da un anno ormai. Dopo giorni di commenti su commenti sui social, Massimiliano, figlio dell’attore, rompe il silenzio: denuncerà il medico per violazione della privacy.

Lando Buzzanca, il figlio Massimiliano rompe il silenzio

Ad intervistare Massimiliano Buzzanca è stato il Corriere della Sera. Il figlio dell’attore dichiara, innanzitutto, di non conoscere Tomaselli quale medico del padre. “Il post l’ho visto – ha spiegato -. Sul fatto che Tomaselli sia il medico di mio padre… Ho sempre accompagnato papà a tutte le visite, specie negli ultimi anni perché non volevo che guidasse. Tomaselli: mai visto né sentito. E in casa non ci sono sue ricette o sue fatture per le prestazioni sanitarie”.

“Ho deciso di presentare una denuncia querela alla procura e all’Ordine dei medici perché esiste il diritto alla privacy per tutti – aggiunge – e non è possibile che certa gente parli e sparli della salute di mio padre sui social”.

Lando Buzzanca: “C’è ancora, ma la sua testa non c’è più”

Il figlio di Lando Buzzanca espone anche le ragioni che hanno condotto al ricovero del padre in una Rsa. “Finisce in una Rsa per decisione dell’amministratore di sostegno, dopo la caduta in casa, dopo le dimissioni prima dall’ospedale Santo Spirito, dove viene portato in ambulanza, e poi dal Santa Lucia, dove era stato trasferito per la riabilitazione – afferma -. Quello stesso giorno purtroppo io ebbi un incidente stradale piuttosto grave, in cui riportai la frattura di otto costole e un pneumotorace. Quindi riuscii a rivederlo quando era già nella residenza”.

Tuttavia, segni del declino sono individuati già nel periodo precedente al ricovero. Massimiliano Buzzanca racconta, infatti, che nel 2016, a Ballando con le Stelle, tanti colleghi vedevano l’attore “diverso” e chiedevano notizie su come stesse. “E già da allora lui girava con un bigliettino nella tasca in cui era scritto il suo nome, il cognome, l’indirizzo di casa e il mio numero di cellulare. Ma, da grande attore quale era, riusciva sempre a dissimulare”.

Poi la caduta del 2021, la perdita di lucidità e della capacità di parlare. L’attore si esprime per lallazioni. “A papà è stata diagnosticata una demenza senile grave, uno stato che è partito dall’afasia – spiega Massimiliano Buzzanca -. Papà c’è ancora, ma la sua testa non c’è più. E per questo ho dei sensi di colpa fortissimi: continuo a chiedermi se non avessi potuto accorgermi prima di quello che gli stava accadendo, se non avessi potuto fare di più. E il solo pensiero di essere accusato di fargli del male mi fa una grande rabbia… Anche perché è una persona e una personalità talmente immensa che non si può pensare che dietro ci sia un complotto e che passi inosservato. Il personale dell’Rsa, i medici del Gemelli, se avessero avuto un solo dubbio su eventuali maltrattamenti, per altro ai danni di un personaggio pubblico, ci avrebbero già denunciato ai carabinieri e avremmo i fucili puntati contro”.

“Tornerà a casa”

Il figlio dell’attore accenna anche a cosa accadrà dopo le dimissioni dal Gemelli. “Credo un percorso in una struttura riabilitativa. Poi spero possa tornare a casa, dove ci siamo trasferiti per stare con lui e dove stavamo già preparando la sua stanza per accoglierlo come in una camera di ospedale, con monitor, ossigeno e infermieri ad assisterlo”.

Foto da Instagram Massimiliano Buzzanca

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Redazione PL