Un’aggressione a un bambino di circa 9 anni. Da qui sarebbe nata la rissa tra quattro persone avvenuta la mattina dello scorso 28 aprile in un condominio di vicolo Di Gregorio, nel quartiere Bonagia a Palermo. L’intervento dei carabinieri ha evitato che la situazione potesse degenerare, quattro le persone arrestate accusate di rissa: tre palermitani, di cui due di uno stesso nucleo familiare, e un tunisino di 65 anni. Quest’ultimo, mentre scendeva le scale per discutere questioni condominiali, avrebbe aggredito il figlio di G.C. 53 anni. Ad intervenire per prima in soccorso del minore è stato G.L.B. 50enne, successivamente si sono presentati prima il padre del minore e in un secondo momento il fratello del piccolo di 35 anni, A.C. Ne è nata una lite dove sarebbero volati calci e pugni: durante la colluttazione G.C., inoltre, si è armato di una mazza da baseball nera di 13cm poi sequestrata dai carabinieri.
I Carabinieri della Stazione di Villagrazia sarebbero intervenuti nel condominio su richiesta del 65enne E la lite sarebbe esplosa proprio durante la presenza dei militari che stavano appurando quanto era accaduto. In seguito alla rissa i carabinieri hanno arrestato in flagranza di reato i quattro uomini. Il giorno dopo l’arresto, il giudice per le indagini preliminari aveva disposto per due di loro, il 53enne e il 50enne, l’obbligo di firma mentre nessuna misura cautelare per gli altri due. A distanza di poco più di un mese il giudice ha deciso di revocare la misura cautelare per due dei tre palermitani, difesi dagli avvocati Domenico Cancemi ed Annalisa Indorato, accogliendo le istanze presentate dai legali per “insussistenza attuale delle concrete esigenze cautelari”. Il tunisino ha chiesto il rito abbreviato mentre i palermitani l’ordinario.
Nel frattempo la madre del bambino aggredito, il giorno dopo la rissa ha presentato una querela contro il tunisino reo di avere aggredito il figlio. Adesso l’uomo rischia un altro processo per aggressione. Sono stati già convocati alcuni testimoni che hanno assistito alla violenza.