ISEE, ecco le rendite da NON conteggiare: scatta l’esclusione automatica | 50.000€ all’anno nuova soglia pezzente

modello-isee (pexels) - palermolive

modello-isee (pexels) - palermolive

Nuove regole per il calcolo dell’ISEE: da oggi alcuni risparmi non contano più.

La stagione delle domande per bonus e agevolazioni è entrata nel vivo, e migliaia di cittadini stanno aggiornando la propria situazione economica tramite la consueta Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU). L’ISEE, come noto, rappresenta la chiave d’accesso a prestazioni fondamentali come bonus asilo nido, sconti universitari, agevolazioni sulle utenze. Ma da quest’anno, qualcosa è cambiato. E per molti, in meglio.

Già a partire da gennaio si vociferava di una riforma tecnica nel meccanismo dell’ISEE, un “aggiustamento” pensato per rendere più equa la valutazione del patrimonio familiare. Ma solo adesso, con l’entrata in vigore effettiva delle nuove istruzioni INPS, si chiarisce l’entità del cambiamento: una voce patrimoniale molto comune viene ora esclusa automaticamente dal calcolo.

Parliamo di titoli di Stato, buoni fruttiferi postali e libretti di risparmio: strumenti considerati sicuri e tradizionali, presenti nel portafoglio di milioni di famiglie italiane. Finora però, contribuivano ad aumentare l’ISEE e quindi a ridurre le possibilità di accesso a diversi benefici. Ma da giugno 2025, questa penalizzazione non c’è più. O almeno, non per tutti.

Chi risparmia… non ci rimette più

La Legge di Bilancio 2024 (art. 1, commi 192-196) ha previsto un’esclusione automatica fino a 50.000 euro di questi strumenti dal patrimonio mobiliare rilevante ai fini ISEE. Dal 16 giugno 2025, l’INPS ha aggiornato la procedura di calcolo della DSU precompilata introducendo un nuovo algoritmo: non serve più alcuna modifica manuale, perché l’esclusione avviene direttamente, dietro le quinte.

Grazie al messaggio INPS n. 1895, il sistema analizza la composizione del patrimonio familiare e applica una gerarchia molto precisa. Si parte dai titoli intestati al dichiarante, proseguendo poi per età decrescente tra gli altri membri del nucleo, compresi i genitori fiscalmente inclusi ma non conviventi.

L’ordine di priorità segue la logica della tipologia: prima i titoli di Stato (codici 2 e 6), poi i buoni fruttiferi postali (codice 7), infine i libretti postali (codice 3). Un’architettura pensata per proteggere i piccoli risparmiatori senza compromettere l’equità del sistema.

isee (altroconsumo) - palermolive
isee (altroconsumo) – palermolive

Il ruolo attivo del contribuente (nonostante l’automatismo)

Sebbene il sistema sia stato potenziato, l’utente mantiene ancora il controllo. Nella sezione FC2 della DSU precompilata è stato infatti introdotto un pulsante che consente di verificare e modificare i valori patrimoniali. Il dichiarante può così confermare l’automatismo oppure correggere eventuali errori, garantendo trasparenza e correttezza del processo.

Il risultato? Un ISEE più basso per chi ha piccoli risparmi in titoli pubblici. E, con esso, maggiori possibilità di accedere a prestazioni come il bonus nido, la carta “Dedicata a te” o l’esonero dalle tasse universitarie.