Incidente: addio constatazione amichevole, è il caos | Te la cavi solo col baratto: “mi accontento dell’orologio”

Incidente - fonte pexels - palermolive.it
Tra le truffe che prendono di mira gli automobilisti ce n’è una pericolosa, ma puoi imparare a riconoscerla
La “truffa del sorpasso” è uno dei più recenti stratagemmi utilizzati da malintenzionati sulle strade italiane per raggirare automobilisti ingenui o poco esperti. L’ultimo episodio si è verificato a Mentana, nei pressi di Roma, dove un ragazzo di appena 18 anni è riuscito, con freddezza e coraggio, a sventare un tentativo di truffa orchestrato con abilità da una coppia di furfanti. Il giovane, fresco di patente, ha vissuto attimi di confusione e tensione ma ha saputo non cedere, evitando così un danno economico oltre a quello già subito alla propria vettura.
Erano da poco passate le 13:45 quando Marian, studente 18enne residente a Santa Lucia, stava percorrendo via Palombarese per tornare a casa dopo la scuola. Alla guida della sua auto, ha notato davanti a sé una Fiat Stilo grigia che procedeva a passo d’uomo, occupando la corsia di destra. L’atteggiamento del conducente era insolito: dopo aver rallentato ulteriormente, ha fatto segno a Marian di superarlo. Una manovra apparentemente cortese, ma che nascondeva ben altro.
Appena effettuato il sorpasso, Marian ha sentito un rumore metallico e, guardando nello specchietto, ha visto l’autista della Stilo segnalargli di accostare. Il ragazzo, visibilmente agitato e ignaro del tranello, si è fermato. L’uomo è sceso dall’auto con un piccolo pezzo di plastica in mano, affermando che si era staccato dal suo paraurti a causa del contatto. Ha subito chiesto l’intervento dei vigili urbani, insinuando un incidente con responsabilità del ragazzo.
Marian, al suo primo sinistro e comprensibilmente nervoso, ha tentato di contattare il padre per avere assistenza e reperire i documenti del caso. Secondo quanto raccontato dalla madre del giovane alla stampa, in quel momento è iniziata la vera sceneggiata. L’uomo, con accento sudamericano, era accompagnato da una donna apparentemente incinta, elemento utilizzato probabilmente per suscitare empatia e accelerare la risoluzione “amichevole” del presunto danno.
La richiesta di denaro contante
In modo sempre più pressante, il truffatore ha proposto di risolvere tutto senza l’intervento delle autorità, chiedendo direttamente 200 euro in contanti al ragazzo. Per facilitare la cosa, si è perfino offerto di accompagnarlo a un bancomat. Marian, però, ha iniziato a intuire che qualcosa non quadrava, e ha rifiutato. La situazione è rapidamente degenerata in un alterco, culminato in un gesto vile: l’uomo, con un movimento rapido e nascosto, ha rigato la fiancata dell’auto del ragazzo con un oggetto affilato.
Visto che la richiesta di denaro non andava a buon fine, il truffatore ha tentato un’ultima mossa disperata. Dopo aver stretto la mano a Marian in segno di pace apparente, ha cercato di convincerlo a cedergli il proprio orologio, come forma di “risarcimento simbolico”. Anche questa volta, il giovane non si è lasciato convincere e ha opposto un netto rifiuto, costringendo il truffatore a gettare la spugna.
La fuga dopo la truffa mancata
Resosi conto che il tentativo era fallito, l’uomo è risalito velocemente sulla sua auto, dileguandosi in pochi secondi lungo la via Palombarese. Marian, ancora scosso ma lucido, è riuscito a rientrare a casa dove ha raccontato l’accaduto ai genitori. È stata la madre a denunciare l’episodio alla stampa, con l’intento di mettere in guardia altri giovani conducenti da simili imbrogli su strada.
La truffa del sorpasso si aggiunge alla lunga lista di raggiri stradali che sfruttano l’insicurezza e la buona fede delle persone. Questo episodio, fortunatamente senza gravi conseguenze, deve servire da monito, soprattutto per i neopatentati. In caso di sinistro sospetto, è fondamentale mantenere la calma, non cedere a richieste immediate di denaro e contattare le forze dell’ordine per evitare situazioni potenzialmente pericolose.