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In un bene confiscato alla mafia un centro di accoglienza per giovani a rischio, il progetto a Palermo

Consegnati oggi i lavori per la ristrutturazione e rifunzionalizzazione di un immobile sito in via Perrotta 21, in zona viale Michelangelo: un bene confiscato alla criminalità organizzata che sarà trasformato in un centro formativo di accoglienza e aggregazione per soggetti a rischio di devianza e giovani in condizioni di fragilità sociale.

“Restituiamo alla città un bene che era simbolo di illegalità – dichiara Totò Orlando, assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Palermo – trasformandolo in un presidio di riscatto, inclusione e formazione. Questo progetto rappresenta una duplice vittoria: sul piano urbanistico, per la rigenerazione di un immobile abbandonato, e su quello sociale, perché investe sul futuro di chi rischia di essere escluso. È un segnale concreto che Palermo non si piega e continua a lavorare per un futuro più giusto e solidale”.

Il progetto per l’immobile

Il progetto prevede lavori di riqualificazione integrale dell’edificio con ristrutturazione edilizia e adeguamento sismico, rifacimento degli impianti elettrici, idrici e di riscaldamento, nuova distribuzione degli spazi interni. L’intervento avrà una durata di circa sei mesi.

In particolare, al piano terra sorgeranno aule e spazi per la formazione professionale, mentre il piano superiore ospiterà una zona residenziale temporanea, con stanze singole, servizi, ambienti comuni e uffici per accogliere giovani adulti provenienti da percorsi penali e che non possono rientrare nel proprio nucleo familiare.

Il progetto è finanziato per € 985.416,26 dal Ministero dell’Interno – Dipartimento di Pubblica Sicurezza – Autorità di Gestione del PON Legalità 2014-2020, traslato al POC Legalità, e per € 360.322,23 dal Comune di Palermo, e i lavori, seguiti dall’Ufficio Edilizia Pubblica, Impianti Sportivi ed Espropriazioni dell’Assessorato Lavori Pubblici, verranno realizzati dall’impresa appaltatrice GI.RO.SA. Costruzioni S.r.l..

Foto da sito Comune di Palermo

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Redazione PL