Cronaca di Palermo

In aeroporto rubano uno smartwatch da una vaschetta agli imbarchi | VIDEO

Una coppia di coniugi della provincia di Brescia è indagata dalla Procura di Catania per il furto di uno smartwatch, del valore di circa 400 euro. È stato rubato durante i controlli di sicurezza nell’area partenze dell’aeroporto internazionale etneo “Vincenzo Bellini”. Nei loro confronti, lui 65 anni e lei 56, i militari dell’Arma della compagnia Fontanarossa in servizio allo scalo del capoluogo etneo e del comando provinciale di Brescia hanno eseguito una perquisizione domiciliare. I due hanno ammesso i fatti contestati e hanno consegnato la refurtiva ai carabinieri, che sarà restituita alla legittima proprietaria.

TORNAVANO A CASA DALLE VACANZE

Da quanto accertato dai carabinieri in servizio presso l’aerostazione, la coppia bresciana venuta per una vacanza in Sicilia, stava rientrando a Brescia. I due si trovavano in fila ai controlli di sicurezza per accedere alla sala partenze. Ed hanno adocchiato uno smartwatch dimenticato nella «vaschetta» dove solitamente vengono depositati gli oggetti e gli effetti personali dei passeggeri. se ne sarebbero impossessato. L’orologio era stato dimenticato da una donna originaria di Messina.

Il marito e moglie, al termine del breve soggiorno nel capoluogo etneo, si sono imbarcati su un aereo diretto a Bergamo. Mentre la vittima, dopo aver raggiunto Torino per motivi di lavoro, al rientro ha presentato una denuncia alle forze dell’ordine. I militari dell’Arma, osservando le immagini del sistema di video sorveglianza presente nella zona partenze e controllando le carte di imbarco, hanno scoperto che la donna di 56 anni avrebbe indicato al marito l’orologio «dimenticato». Questi, con mossa fulminea, se ne sarebbe dapprima impossessato, e poi lo avrebbe consegnato alla moglie durante il tragitto verso il gate del loro volo.

HANNO AMMESSO LA “LEGGEREZZA”

Dopo avere ricostruito i fatti, i carabinieri si sono presentati nell’abitazione della coppia. Il marito e moglie, interrogati dai carabinieri, avrebbero ammesso la loro «leggerezza», ed hanno consegnato spontaneamente l’orologio. Inoltre i due avrebbero riferito ai carabinieri che si sarebbero attivati per cercare di acquisire i dati utili all’identificazione del legittimo proprietario dello smartwotch. E provvedere così alla sua restituzione. I carabinieri di Brescia hanno preso in carico l’orologio, e lo restituiranno loro alla legittima proprietaria.

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Published by
Pippo Maniscalco