Cronaca di Palermo

Il sogno dei turisti olandesi a Palermo: “Città magnifica e più pulita, vorremmo trasferirci”

C’è una Palermo ammaliante che stupisce e seduce. C’è una Palermo lontana dai luoghi comuni, dalle lamentele di chi la abita suo malgrado e dalle sue pittoresche e stantie rappresentazioni. È la Palermo che ha stregato Nina, Milù, Bobby, Paul, Diego, Vincenzo e Dario, un gruppo affiatato di amici che dall’Olanda decide ogni anno, senza eccezione alcuna, di visitare quella che definiscono una città “meravigliosa”. 

Il racconto che fanno di Palermo sembra giungere dal “sottosopra”: “Come ogni anno, abbiamo deciso di trascorrere sette giorni nella vostra città. Bellissima lo è sempre stata, ma rispetto a un anno fa l’abbiamo trovata ancora più pulita, ordinata e affascinante”. Già questo basterebbe (e basterà) per far saltare dalla sedia buona parte di palermitani. 

Eppure, il loro parametro di valutazione è la superba Amsterdam, città moderna, cosmopolita e accogliente. E non li si può nemmeno accusare di essere i classici turisti da “mordi e fuggi” che girano la città sul calesse e che si lasciano abbagliare solo dal lato “migliore” di Palermo. Loro, infatti, sono profondi conoscitori del capoluogo siciliano, veri e propri habitué di una città che non hanno mai subito passivamente, ma che si sono sforzati di comprendere, di tradurre. Questo anche grazie ad alcuni parenti e amici palermitani che nel corso degli anni li hanno ospitati consentendogli un contatto autentico e meno turistico con la dimensione cittadina.

“Palermo è una delle città in cui si vive meglio”

“Voi non vi rendete conto di quanto siete fortunati. Siete vittima di una rappresentazione densa di luoghi comuni e cliché che viene fatta della vostra città – afferma Diego, sudafricano di nascita e residente ad Amsterdam – Oltre alla bellezza dei monumenti, alla cultura popolare, alla natura e alla vostra cucina, c’è la qualità della vita. Palermo secondo me è una delle città nelle quali si vive meglio. Ecco perché abbiamo deciso con mia moglie di acquistare una casa a Mondello”. 

Per Vincenzo Lo Cascio, palermitano di nascita ma olandese di adozione, questa fascinazione è ancora più profonda: “Dovreste essere più orgogliosi del luogo che abitate. In centro si respira un clima diverso, abbiamo trovato una città più accogliente, curata, organizzata”. Vincenzo è uno che Palermo l’ha conosciuta nei suoi anni più bui, avendola lasciata a ridosso dell’epoca stragista poco dopo la laurea. In Olanda ha costruito la sua carriera di accademico come docente di italiano all’Università di Amsterdam e come autore del primo dizionario mai realizzato “italiano-olandese”. 

“Ma troppi senzatetto”

Palermo è quindi diventata magicamente e improvvisamente una città perfetta senza storture, problemi e inefficienze? Assolutamente no, come d’altronde non lo sono buona parte degli agglomerati metropolitani europei. Una nota stonata evidenziata dal gruppo, ad esempio, è stata la massiccia presenza di senzatetto a ridosso delle zone monumentali della città: “È davvero triste notare tutta questa gente abbandonata a se stessa e malconcia bivaccare in alcuni angoli della città. Non è così che ci si prende cura degli ultimi. Su questo Palermo deve ancora migliorare tanto”. 

Insomma, se da un lato c’è una comunità che piange per i tanti figli costretti o incentivati all’emigrazione, che convive con l’assidua presenza della propria città negli ultimi posti delle classifiche su qualità della vita e che sorbisce ogni giorno il bombardamento dei media sulla propria inadeguatezza agli standard di civiltà europei, c’è chi invece ci ricorda ogni tanto di alzare la testa fa bene. E che per costruire una città migliore serve partire da ciò che di bello e buono ci circonda. 

Published by
Redazione PL