Si sono tenuti nella tarda mattinata di oggi a Capaci i funerali di Simona Cinà, la ragazza di 20 anni trovata morta in piscina in una villa di Bagheria nella notte tra venerdì e sabato scorsi.
Un intera comunità si è fermata e si è stretta intorno a mamma Giusy, papà Luciano, i fratelli Gabriele e Roberta (sorella gemella) ed a tutta la famiglia di Simona. Presenti anche le compagne di pallavolo della giovane, tutte con la maglia numero 24 con scritto “Cinà”. “Una ragazza spettacolare” ha detto in lacrime la madre di una compagna di pallavolo di Simona.
“Un momento difficile per tutti. Viviamo nell’attesa di capire cosa sia successo a Simona in quei 50 minuti. Ma lo viviamo sorretti dalla nostra fede – ha detto don Giuseppe Salamone chiamato a celebrare i funerali -. Cari mamma e papà, fratello e sorella di Simona, il vostro dolore è grandissimo perché non avete una ragione di quello che è successo. E poi perché è innaturale che dei genitori piangano per la morte dei propri figli. A guardare ai piedi della croce, anche Maria ha vissuto il dolore della morte del figlio, guardiamo quindi alle sue parole: “‘in vi è dolore simile al mio dolore”. Quelle parole esprimono questa verità fondamentale: il dolore di un padre o di una madre non hanno pari. Tutte le ipotesi reggono poco anche davanti allo stile di vita che Simona conduceva. Come trovare conforto? È difficile. Il tempo aiuta a lenire il dolore. Poi c’è il conforto che arriva dai suoi amici, dai conoscenti e dalla parola di Dio”.
Nella giornata di ieri, giovedì 7 agosto, si è tenuta presso l’Istituto di Medicina Legale del Policlinico di Palermo l’autopsia. Dopo quattro ore, l’unica certezza rilevata dall’esame autoptico è che Simona è morta per annegamento. Bisognerà attende fine agosto o la prima settimana di settembre per il risultato degli esami tossicologici. Tra le ipotesi c’è anche quella che la giovane possa aver assunto droghe a sua insaputa, inoltre l’autopsia non avrebbe rilevato problemi cardiaci “silenti” e nessun segno di violenza.
Nella giornata di lunedì è stato convalidato dal Pubblico Ministero il provvedimento di sequestro di diversi oggetti trovati dai carabinieri nella villa luogo della tragedia in via Sant’Isidoro Monte: vestiti sia maschili che femminili, costumi, diverse bottiglie di alcolici e lo zaino di Simona dove dentro c’erano: un pacchetto vuoto e uno pieno di gomme da masticare, una borraccia con del liquido dentro, un contenitore di plastica per alimenti e una confezione aperta di gallette di riso.