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Getta i rifiuti e scappa lasciando l’amico a terra, furgone beccato dalle telecamere a Carini | VIDEO

Una lunga scia di incivili immortalati dalle telecamere appositamente posizionate sul territorio. Il breve filmato condiviso sulla pagina Facebook del Comune di Carini mostra, purtroppo, l’abbandono continuo di rifiuti in un’area che era stata appena bonificata e che dopo nemmeno 24 ore è tornata a essere una discarica.

“Lo scorso 9 agosto, gli operatori ecologici dell’ATI Ecoburgus Srl hanno completato la bonifica di una micro discarica in via Don Milani, nell’area industriale di Carini – si legge -. E proprio in quella stessa strada, meno di 24 ore dopo, sono stati accertati nuovi abbandoni di rifiuti. Le immagini delle telecamere parlano chiaro: ben quattro persone sono state riprese mentre gettano sacchi pieni di rifiuti, dopo essere scese dai mezzi a bordo dei quali si trovavano”.

Tra questi, c’è anche l’autista di un furgoncino ripreso mentre scappa con le portiere ancora aperte, lasciando a terra il suo compagno “sporcaccione”, forse perché beccato sul fatto da qualcuno.

“Queste persone – prosegue l’amministrazione – forse non sanno che dal 10 agosto 2025 è in vigore il decreto legge n. 116, che ha inasprito ulteriormente le sanzioni contro chi inquina”. Si parla di 18mila euro di multa per chi abbandona o deposita rifiuti fuori dal sistema di raccolta comunale, 36mila euro se si tratta di rifiuti pericolosi (eternit, parti di veicoli, guaine bituminose, ecc.) e della sospensione della patente per 4 mesi, come previsto dal nuovo Codice della Strada.

Le telecamere del Comune di Carini – 130 fisse e 24 mobili – coprono l’intero territorio: centro storico, fascia costiera, aree periferiche e industriali. “Abbiamo già identificato i primi trasgressori a partire dal 10 agosto. I ‘winners’ – dichiara il sindaco Giovì Monteleone – saranno puniti con il massimo rigore. Invitiamo ancora una volta tutti i cittadini a rispettare l’ambiente e avere cura del territorio. Non è solo una questione di legalità, è una questione di civiltà. Ma poi, ne vale davvero la pena?”.

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Redazione PL