Economia

Futuro Amat, nessun rinnovo per gli interinali e assunzioni ferme: a giorni l’ok per il piano di risanamento

Sono giorni caldi per decidere il futuro di Amat. Diversi i punti da chiarire: in primis il piano di risanamento, da qui passa il destino dell’azienda del trasporto pubblico di Palermo: giornate di intenso lavoro per il presidente Michele Cimino insieme agli amministratori per definire il piano di risanamento. Secondo quanto raccolto dalla redazione di Palermo Live la settimana prossima dovrebbe arrivare l’ok da parte del Consiglio d’Amministrazione della partecipata. “Il piano di risanamento consentirà ad Amat di recuperare lo squilibrio finanziario attraverso una diversa gestione dei servizi in perdita – aveva dichiarato il presidente Cimino -. L’obiettivo è quello di limitare la pressione tributaria”. Nel dettaglio, si ridurrà del 50% il numero dei parcheggi a pagamento – le cosiddette zone blu (da 15 mila stalli a 7.800) – . Cambierà anche la gestione della rimozione auto che in parte sarà affidata a privati e il Car Sharing.

No al rinnovo per gli autisti interinali

Altro punto importante per il futuro Amat riguarda l’assunzione di nuovi autisti. A tal proposito, è confermata l’intenzione della partecipata di non rinnovare il contratto degli autisti interinali. In termini di numeri significherebbe che in città sarebbero 80 gli autobus a circolare invece degli attuali circa 140 mezzi che al momento prestano servizio a Palermo. Il mancato rinnovo degli interinali rischierebbe di creare disagi nel servizio dall’1 marzo con un taglio che andrebbe a penalizzare i cittadini ogni giorno costretti a lunghe attese davanti la fermata. Ma l’intenzione del presidente Cimino è quella di iniziare ad assumere subito i candidati che risulteranno vincitori del concorso dei 100 autisti. Il piano di assunzioni riguarda un totale di 240 posti.

I tempi sono brevi per Amat, ma l’inserimento di nuove risorse nell’organico della partecipata è ora più che mai fondamentale. Infatti da poco sono arrivati altri 60 autobus di ultima generazione per un costo di 17 milioni di euro, ma al momento sono inutilizzabili perché manca chi li possa guidare. È per questo motivo che l’approvazione del Cda di Amat, prevista a giorni, è importante sia per ridare alla partecipata ed ai suoi dipendenti maggiori certezze lavorative ma anche per riequilibrare i bilanci dell’azienda che negli ultimi anni ha visto più perdite che ricavi.

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Published by
Elian Lo Pipero