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Finale Euro 2020: 67 mila a Wembley pronti a festeggiare, ma l’Italia c’è

Quasi al massimo della sua capienza lo stadio di Wembley questa sera ospiterà la finale di Euro 2020 tra Italia e Inghilterra. Il glorioso impianto britannico, infatti, per l’evento sarà pieno per il 75%, con oltre 65mila “sudditi di Sua Maestà” pronti a sostenere la nazionale di mister Southgate. Nemmeno le più accurate raccomandazioni medico – scientifiche, in seguito allo scoppio della “variante Delta”, sono riuscite ad alterare la macchina organizzativa del prestigioso evento calcistico.

Poi c’è l’avversario, quell‘Italia di Roberto Mancini che sembra partire sfavorita da fattori sia tecnici che ambientali, i cui tifosi presenti saranno circa 7500; se “saremo bravi”, questo numero potrà anche aumentare, in base alla vendita libera che precederà la partita. Ciò che è certo è che di questi solamente mille sono potuti arrivare dall’Italia, inseriti in una “bolla” anti-covid con rigide regole da seguire. I “fortunati” infatti, potranno rimanere nel Regno Unito solo 12 ore e isolati fino al loro arrivo a Wembley; poi, una volta allo stadio, dovranno esibire la prova di un tampone molecolare negativo effettuato il giorno prima. Infine, al rientro in Italia, saranno tenuti ad effettuare obbligatoriamente 5 giorni di isolamento fiduciario presso la propria abitazione o dimora.

“DIVERTIAMOCI ANCORA PER NOVANTA MINUTI”

Alla fine, la proporzione di tifo allo stadio, bene che dovesse andare ai colori azzurri, sarà di un sostenitore ogni quattro inglesi. Ciò si aggiunge alla maggiore esperienza e qualità di diversi elementi della rosa di Southgate rispetto alla “giovane Italia” di Mancini. Ma nel calcio, come si sa, non sempre chi ha i favori del pronostico vince, e il tanto decantato “gruppo” talvolta, se ben unito ed amalgamato, riesce ad avere la meglio anche quando sulla carta pare che non ci sia partita. E così, alla vigilia del match, il mister azzurro è tornato sul concetto base della sua filosofia da CT, che finora ha portato decisamente bene, ovvero quello del “divertimento”.

Non sono agitato, forse domani lo sarò un po’ di piùHa affermato il Commissario Tecnico –. Dobbiamo essere tranquilli, sappiamo che sarà difficile, ma dobbiamo solo essere concentrati sul nostro gioco: è l’ultima partita, abbiamo superato un tragitto pieno di difficoltà e con grande fatica. Speriamo di divertirci ancora novanta minuti e poi andare in vacanza. L’Inghilterra è forte – ha proceduto Mancini in conferenza stampa – e anche in panchina ha giocatori bravissimi. Ma anche noi, se siamo arrivati qui, vuol dire che siamo forti. Sterling è un giocatore velocissimo, bisognerà fare molta attenzione alla fase difensiva, ma davanti sono tutti bravi, con qualità, tecnica e velocità”.

Comunque vada di certo si divertiranno per l’ultima volta anche le poche migliaia di “Fratelli d’Italia” presenti allo stadio, dove ci sarà anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. E poi, il cuore di tutta la nazione, che batterà all’unisono per l’ultima volta in questo europeo davanti alla tv. Perché l’Inghilterra, forse, parte con i favori del pronostico, ma l’Italia c’è. Lo ha dimostrato finora e lo farà anche stasera davanti agli oltre 65 mila di Wembley.

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Michele Cusumano