«Il Festino che non c’è»: film e altri eventi religiosi per la festa di Santa Rosalia

Il Festino di Santa Rosalia 2020 sarà sicuramente un’edizione del tutto particolare rispetto alla tradizionale e storica celebrazione religiosa palermitana. Il programma delle giornate del 14 e 15 luglio è stato totalmente rivoluzionato a causa della pandemia di coronavirus. La volontà dell‘Assessorato alle Culture del Comune, in sinergia con la Curia Arcivescovile, è stata quella di non rinunciare ad alcuni momenti in onore della Santa Patrona. Sarà un Festino con eventi in presenza ed in streaming.

Durante la notte del 14 generalmente i festeggiamenti prevedono una grande processione che parte dalla Cattedrale, procede lungo il Cassaro e arriva fino al mare passando da porta Felice. Quest’anno il classico passaggio del carro è stato abolito per far spazio alla proiezione di un film. A partire dalle ore 22 sarà trasmesso in onda, in contemporanea in più emittenti televisive locali e nazionali, “Palermo-Sospesa-il Festino che non c’è“. Un lungometraggio curato dalla regia di Costanza Quatriglio, direttice della sezione siciliana del Centro Sperimentale di Cinematografia.

COME NASCE QUESTO FILM

ll film è stato descritto dalla stessa regista come: “Un racconto che intreccia itinerari e suggestioni di uomini e donne che abitano i luoghi di una Palermo sospesa”. Il progetto, realizzato proprio in questi giorni attraverso la collaborazione di partner istituzionali, tecnici e artistici, rappresenterà: “La sacralità dell’attesa, le lingue del mediterraneo, le voci e le strade di una città plurale rinata dalla peste, dove il quotidiano, il sacro e il mito – spiega Quatriglio – sono intimamente connessi al culto della sua Santuzza”.

Tra i vari profili coinvolti nel progetto fanno parte la Fondazione Teatro Massimo, l’Associazione Teatro Biondo Stabile di Palermo, la Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana, l’Accademia di Belle Arti di Palermo, il Conservatorio di Musica di Palermo “Alessandro Scarlatti” e la Fondazione Sant’Elia.

Il Museo Pitrè, il Museo delle Marionette, il Teatro Ditirammu, il Liceo Coreutico Regina Margherita, il Centro Regionale per l’inventario, la catalogazione e la documentazione grafica, fotografica, aerofotogrammetrica e audiovisiva, l’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, la Sartoria Pipi e l’ANCE hanno fornito il loro apporto artistico e culturale.

Ma le collaborazioni non sono finite qua perché l’Istituto Luce e Rai Teche hanno contribuito attraverso il loro materiale d’archivio, così come i tanti fotografi e videomaker che negli anni hanno raccolto diverse documentazioni. Il film, suddiviso in tre parti, avrà una durata complessiva di 75 minuti.

ALTRI EVENTI

Nella conferenza stampa di presentazione, tenutasi a Palazzo delle Aquile, il Parroco della Cattedrale, Don Filippo Sarullo, ha mostrato anche le manifestazioni religiose. La tradizionale messa a Palazzo di città sarà sostituita da un momento di “affidamento della città alla Santa” che si svolgerà nella cappella di Santa Rosalia a Palazzo delle Aquile, mentre la processione sarà sostituita da un momento comunitario sul sagrato della Cattedrale. In ricordo a tutte le vittime del coronavirus, il 10 luglio, durante la messa, sarà acceso un cero.

Intervenuto nel corso della presentazione, l’Arcivescovo Don Corrado Lorefice racconta così il prossimo Festino: “Abbiamo vissuto un momento particolarissimo che ci ha visto nella massima trepidazione, nella precarietà, nella separazione. La separazione ci ha chiesto di moltiplicare la solidarietà e la prossimità e penso che questo sia il messaggio che arriva da questo Festino atipico: quello di rimanere uniti. Perché questo è ciò che spetta alla nostra città, lo stare insieme, lo stare uniti nella difficoltà che vive la città degli uomini”.

“Per il Festino, Palermo  – continua Lorefice – diventa incontro, città dove si abbattono le barriere. Ricordo il primo Festino nel 2016, in cui sentivo forte la presenza della città, senza distanze, senza barriere. Se questo è vero, questo Festino che ci vede costretti alla distanza fisica, lo dovremo celebrare nel luogo fisico in cui ogni Festino ha la propria sede naturale: il cuore. Se lo celebriamo nel cuore, allora è vinta ogni barriera, ogni distanza. Perché Palermo – conclude – va al ritmo del cuore di Rosalia, che tutti noi sentiamo presente, oltre le barriere del tempo e dello spazio”.

 

Sulla festa della Santa Patrona, il Sindaco Leoluca Orlando ha dichiarato: “Il Festino 2020 conferma nei valori e innova nella rappresentazione la devozione per Santa Rosalia e la fede dei palermitani. Sarà diverso, come dal 1624 ogni Festino è diverso, ma è anche come ogni anno sempre eguale. Nel 2020 è profondamente cambiata la percezione del tempo e dello spazio e di questo cambiamento il Festino 2020 si fa espressione, confermando ancora una volta la dimensione comunitaria di tutti i palermitani pur nel distanziamento fisico.

Questo Festino 2020 sarà diffuso nel mondo come mai in passato, consentendo di sentirsi palermitani a quanti si collegheranno in una sfilata, in una processione mai tanto partecipata in 396 anni.”


POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

Palermo nella top ten dello street food. Ma per babbel.com mangiamo arancini e i crocché…

Published by
Affiance Service