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Eriksen è cosciente e fuori pericolo: le possibili cause del malore

Durante la partita del gruppo B degli Europei Danimarca-Finlandia, Christian Eriksen, il giocatore danese dell’Inter, al 43′ del primo tempo è stramazzato a terra all’improvviso. In un silenzio irreale, giocatori e pubblico in lacrime seguivano i sanitari che eseguivano al giocatore il massaggio cardiaco e la respirazione bocca a bocca. L’intervento in campo dei sanitari è durato 11 minut. Subito dopo Eriksen è stato trasportato fuori dal campo protetto da un telo. E l’immagine diffusa dalle agenzie che mostrava il calciatore ventinovenne cosciente, che si tiene la fronte con la mano sinistra ha tranquillizzato tutti.

ERIKSEN STABILIZZATO IN OSPEDALE. IL RACCONTO DEL MEDICO CHE LO HA SOCCORSO

Il giocatore è stato portato subito al Rigshospitalet, un ospedale distante appena 500 metri dallo stadio Parken, che è considerato il migliore della capitale danese. Poco dopo la Uefa ha comunicato che il giocatore era stato “stabilizzato” in ospedale. Per quanto riguarda i concitati minuti vissuti subito dopo il malore del calciatore, Morten Boesen, il medico della Nazionale danese che lo ha soccorso in campo, come scrive la Gazzetta dello Sport, ha raccontato: «Siamo stati chiamati in campo appena Christian è caduto. Non lo vedevo, ma era abbastanza chiaro che avesse perso conoscenza. Quando siamo arrivati da lui era su un fianco: respirava e gli ho sentito il polso. Ma all’improvviso non c’era più battito e abbiamo cominciato il massaggio cardiaco. Con l’aiuto e la collaborazione dello staff medico siamo riusciti a fare quello che dovevamo fare. Abbiamo cominciato a intervenire per tenerlo in vita. Per fortuna lui si è aggrappato alla vita».

LE POSSIBILI CAUSE

Ed a proposito del malore che ha colpito Eriksen durante la partita, il dottor Josep Brugada, cardiologo dell’Hospital Clinic, ha detto, come riportato dal Corriere dello Sport: «Sappiamo poco, ma il modo con cui è caduto così all’improvviso mi dà una brutta sensazione dal punto di vista della gravità. Al 98% la causa è un’anomalia cardiaca. Potrebbe riguardare qualche patologia cerebrale o aortica, ma tutto comunque riguarda il cuore, qualche problema di aritmia». Il dottor Brugata ha poi aggiunto, come si legge su “As”: «Se fosse stato un colpo di calore nel giro di pochi minuti avrebbe potuto alzarsi, ma non è stato così. Il fatto che sia sveglio significa che Eriksen ha recuperato la circolazione al cuore. Questo arresto cardiaco, comunque, ha avuto poche conseguenze per la prontezza di chi lo ha soccorso e per la vicinanza dell’ospedale allo stadio», ha concluso,

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Pippo Maniscalco